In data 31 Marzo 2020, l’Associazione Alec con il supporto della rete dei professionisti della Disabilità e la rete professionale Farelavoroeuropa , hanno inviato un sollecito al presidente del Consiglio dei Ministri Professor Giuseppe Conte ed al Ministro del Lavoro Nunzia Catalfo, dove si chiede con un urgenza di predisporre apposite misure per le colf e badanti in Italia, molte delle quali versano al limite della sopravvivenza.
Si produce integralmente la lettera :
Ill.mo Presidente,Prof. Giuseppe Conte; Ill.ma Ministro del lavoro e delle politiche sociali Onorevole Nunzia Catalfo.
Questa Associazione, oltre a rappresentarVi il ruolo strategico e di fondamentale importanza che viene reso dai lavoratori domestici nel nostro paese, assistendo e curando anziani, bambini di molte famiglie, dando un supporto concreto alle necessità quotidiane della società Italiana.
In considerazione del momento storico in cui viviamo, Vi invitiamo, a verificare realmente, la triste situazione che vivono i lavoratori addetti del settore domestico in Italia, molti di loro sono sprovvisti di mezzi di sostentamento, impossibilitati ad effettuare spostamenti in altri comuni e nei loro paesi, si prevedono conseguenze drammatiche.
Si Formulano alle SS.VV. le seguenti richieste :
- Provvedere per un sussidio straordinario per i disoccupati che hanno percepito la naspi fino al 1/03/2020.
- Provvedere per un sussidio straordinario per i percettori della misura di sostegno al reddito (naspi) con scadenza prevista per il giorno 31/05/2020, qualora risultino vigenti per la data anzidetta, le misure previste per evitare il contagio da Coronavirus.
- Garantire un sostegno di natura economica per coloro che hanno prestato lavoro subordinato per il settore domestico nell’ultimo quadriennio per almeno trenta settimane anche non continuative ( la preoccupazione relativa al punto 3 è dovuta soprattutto dalla presenza di tanti lavoratori a nero, sull’intero territorio nazionale).
- Garantire misure straordinarie per il vitto ed alloggio per gli irregolari che si trovano nel nostro paese da almeno sei mesi.
- Estendere il divieto di licenziamento per i lavoratori domestici che dimostrano l’impossibilità di fare rientro in Italia .
- Garantire un assegno e/o altra misura idonea per i figli di lavoratori domestici, che sono stati licenziati entro il 1/03/2020
- Predisporre le comunicazioni dei servizi sociali dei comuni o di altro ente preposto a gestire l’emergenza nelle seguenti lingue. “Inglese, Francese, Tedesco, Romeno,Ucraino, Russo, Bulgaro,Polacco,Spagnolo, Arabo,Albanese”.
Si precisa che i punti 1 e 2 della presente missiva sono stati riportati all’attenzione del Presidente del Consiglio dei Ministri attraverso una apposita petizione che è stata trasmessa in data 24Marzo 2020 tramite il sito https://www.change.org/.
Con l’auspicio che il nostro Paese possa al più presto superare questa emergenza.
Vi ribadiamo che, i lavoratori domestici, per la specificità dell’attività che svolgono, daranno sempre il loro contributo prezioso per affrontare e risolvere ogni crisi.
Si porgono cordiali Saluti
Salerno lì 30 Marzo 2020
Dottor Alfonso Angrisani