“Ieri abbiamo compreso che il Covid-19 può attaccare non solo i polmoni degli esseri umani, ma anche i software dei computer. Il disastro informatico dell’Inps ne è la plastica rappresentazione. La nostra Pubblica Amministrazione è veramente refrattaria al digitale, oltre ogni standard internazionale. Negli ultimi anni è mancata l’attenzione al tema della digitalizzazione, soprattutto per la cecità con cui si è deciso di non investire in essa. In tal senso occorre fare molto di più e avviare una profonda opera di semplificazione e di sburocratizzazione fondamentale per garantire trasparenza e rapidità dell’azione amministrativa”.
Lo ha dichiarato in una nota Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in merito al dibattito relativo ai disservizi della Pubblica Amministrazione. “In effetti, mai come in questi giorni, stiamo vedendo che anche la burocrazia può uccidere, allo stesso modo di un virus, come dimostrato dal caos generato dal portale internet dell’Inps. Tutto questo evidenzia chiaramente come la Pubblica Amministrazione nel suo insieme, con responsabilità soprattutto attribuibili ai vertici apicali e intermedi, non sia affatto in grado di stendere quella rete protettiva di aiuti ai cittadini. A maggior ragione in questa fase il Governo colga l’opportunità per iniettare risorse nella macchina amministrativa senza timore dei vincoli europei!”.