Esprimo viva soddisfazione per l’ordinanza regionale che finalmente recepisce il grido di dolore dei ristoratori, dei bar e delle pasticcerie, ingiustamente penalizzati dal divieto, unico in Italia, di lavorare con le consegne a domicilio, per cui sin dal 14 aprile chiesi ed ottenni l’unanime consenso della commissione annona a sostegno della petizione di confcommercio.
Tuttavia, non si comprende la limitazione degli orari, di locali comunque chiusi al pubblico, che penalizza il lavoro dei nostri giovani in quanto impedisce quella turnazione che, in ragione della diminuita utenza, consentirebbe la più ordinata conservazione delle maestranze.
Non convince, inoltre, il protocollo sanitario, che impone tutto e il contrario di tutto, ma non procede al più semplice degli adempimenti, ovvero il test covid sugli operatori, che tra l’altro di fatto impedisce il certificato medico anti covid, cartina di tornasole della scarsità dei mezzi della sanità campana.
Infine, ben farebbe l’amministrazione comunale, e tanto richiederò sin da domani mattina, a prevedere una modalità di pagamento veloce ed efficace in modo da evitare ulteriori inutili contatti per lo scambio della moneta, come una app dedicata, che favorirebbe anche la promozione degli esercenti e la ripresa della nostra economia di settore.
Antonio Cammarota