“Ascolto molte sciocchezze, come quella sulla chiusura dei confini. Quando Fontana o Zaia apriranno le attività commerciali o le industrie non vedo perché i milanesi, i lombardi debbano scendere in Campania, non credo che, al netto della bellezza dei nostri posti, avranno motivo per venire. Al massimo arriveranno con il periodo estivo per visitare i nostri territori, per le vacanze”. Così Stefano Caldoro, capo della opposizione di centrodestra in Consiglio regionale della Campania, intervenendo in una serie di dirette social ed incalzato dai giornalisti sui provvedimenti di De Luca.
Per Caldoro e’ il contrario “quando saranno aperte le attività al Nord ci sarà il problema opposto. Tanti professionisti, giovani, studenti, imprenditori dovranno salire in Lombardia e dobbiamo occuparci della loro salute. Insomma l’esatto contrario di quanto sostengono da Palazzo Santa Lucia”.
Ed alle domande sulla costituzionalità dei provvedimenti di De Luca glissa “sono stupidaggini, c’è chi perde tempo indicando alla Campania la strada sbagliata”.
Il capo della opposizione respinge la narrazione di De Luca che avrebbe salvato la Campania. “Al Sud, per fortuna, il virus ha preso meno. E nelle Regioni del Mezzogiorno la Campania e’la peggiore. Ultima per tamponi e purtroppo prima per contagi”.
Poi Caldoro ha rilanciato sulla fase due. “Bisogna ripartire garantendo la sicurezza dei cittadini e dei lavoratori. Serve superare il divieto della consegna del cibo a domicilio, serve riavviare le attività degli stabilimenti balneari e della cantieristica nautica, senza ritardi”.
Incalzato sulla polemica Governo Regione, sull’uso dei fondi, ha detto “credo che, in parte, abbia ragione Provenzano, la Regione e’ ferma. Non ha prodotto gli atti necessari” ed ha concluso dicendo “siamo in ritardo. Imprese e famiglie non hanno ricevuto nulla. Servono finanziamenti semplici, veloci, diretti. E’ questo che va fatto”.