Coronavirus, appello per la tutela dell’emittenza televisiva locale.

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-Signor Presidente del Consiglio dei Ministri – Roma
-Signor Ministro dello Sviluppo Economico – Roma
-Signor Ministro dell’Interno- Roma
-Senatori: Astorre, Boldrini, D’Arienzo, De Poli, Ferrazzi,
Manca, Messina, Mirabelli, Stefano, Vattuone (firmatari OdG)
-Senatore e deputati – parlamento italiano – Roma
-Ai signori Presidenti e Consiglieri regionali – loro sede
-Alle forze Sindacali, Sociali ed Economiche – loro sede

Oggetto: Appello in favore dell’EMITTENZA LOCALE, parte vulnerabile del TERRITORIO.

Un grazie ai parlamentari firmatari dell’OdG a sostegno delle RADIO e Tv locali, utile strumento per stimolare lo sviluppo e rafforzare la democrazia e la sicurezza (vedi Protocollo d’Intesa – “Progetto Controllo del Vicinato”, sottoscritto anche dall’ex Prefetto di Milano dottoressa Luciana Lamorgese.

Un grido di allarme allo STATO-GOVERNO, per il TERRITORIO, per aiutare il “cambio delle sorti” di un’intera comunità. Spesso ci chiediamo cosa sia la forza, cosa la debolezza nel vivere quotidiano. Sono in pochi a chiedersi quando il cittadino si senta più forte, acquistando fiducia verso le ISTITUZIONI, superando la rassegnazione e la debolezza.

Nel 1963, il Governo, Aldo Moro presidente e Pietro Nenni vice, nazionalizzò l’industria elettrica, creando l’ Enel. In questo modo si “illuminò” tutta l’Italia. Fino a qualche tempo prima, bastava che un “pastorello” lanciasse un bastone, toccando i fili “rattoppati”, e la linea elettrica s’interrompeva, provocando lo “spegnimento” di interi quartieri, zone o Comuni, per giorni e giorni. E, poi, avrebbero avuto la luce le masserie e le campagne?

Insomma, con il pubblico si ebbe una rivoluzione, in favore della civiltà e del benessere.

Quindi, un governo, che guarda al territorio e si preoccupa di valorizzare le risorse locali, guarda lontano, ma molto lontano.

Non a caso, le valutazioni che si fanno, oggi, sulle avvenute privatizzazioni di Enel, Sip, Alitalia, ecc. sono molto negative. Qualcuno incomincia a guardare con occhio diverso e più positivo a quel passato.

Purtroppo, le cose in questi anni, in Italia, non sono andate troppo bene, perché i cosiddetti “capitani coraggiosi” dell’industria hanno utilizzato il management solo per spolpare il tutto, facendo tanti debiti per conto dello STATO. Nel contempo, rendevano possibili tanti guadagni per loro o per i prescelti. Pietro Nenni, che aveva dato inizio ad uno Stato forte nei “servizi collettivi” e credeva nella sua rivoluzione, pronunciò la storica frase:<<Lo Stato italiano è forte coi deboli e debole coi forti>>.

Abbiamo voluto fare questa premessa, per attirare l’attenzione di chi può, per evitare che il
TERRITORIO si impoverisca sempre di più e perda STRUMENTI utili e fondamentali per lo SVILUPPO, come L’EMITTENZA LOCALE.

Attraverso tali strumenti informativi è possibile coinvolgere direttamente la collettività, su PROGETTI che riguardano il TERRITORIO in cui insistono.

Il cittadino ascolta o vede la sua RADIO o la Tv locale e capisce che il discorso gli appartiene direttamente.

Lo STATO deve fare uno sforzo e capire che adesso, più che mai, occorre dare una mano direttamente all’emittenza locale.

Un intervento esterno, in questa fase di crisi generale, quindi anche dell’emittenza locale, potrebbe salvare una VOCE del TERRITORIO, allontanandola dalle sabbie mobili. Questo strumento di democrazia, in un momento storico in cui società italiana è stata colpita duramente dal COVID-19, l’emittenza locale non ha la forza di risollevarsi. Il rischio che potrebbe subentrare è l’apatia in cui questo settore potrebbe essere risucchiato,
provocando un altro grave danno per i cittadini utenti, privandoli di una voce indispensabile.
I mass media nazionali, in un certo senso, stanno sfruttando invece la costrizione dei cittadini a casa.

Infatti le grandi multinazionali e le grosse aziende stanno potenziando la pubblicità, per far man bassa dopo l’emergenza.

commerciali che, vista la situazione, disdicono o sospendono pregressi contratti pubblicitari.
Insomma, si va verso il buio totale. Non solo metaforicamente.
Sono in molti i titolari di RADIO o Tv locali che parlano di collasso, sentendo le ISTITUZIONI lontane, isolati, in mezzo ad un “deserto” che, giorno dopo giorno,diventa sempre più arido.
Abbiamo letto, in questi giorni, che sono stati proposti ed approvati, in commissione, alcuni ordini del giorno che impegnano il Governo a sostenere il settore dell’emittenza RADIO e Tv locale.

Tra i firmatari, sono i seguenti SENATORI, scusandoci per qualche omissione:
Ferrazzi, Astorre, Mirabelli, D’Arienzo, Boldrini, Stefano, Manca, Messina, Vattuone, De Poli.
GRAZIE, a nome di tutte le Emittenti locali.

Siamo d’accordo sulla liquidazione immediata delle risorse 2019, con il recupero della frazione 2016/2018; oltretutto, le graduatorie 2019 sono state approvate in via definitiva dal Direttore generale del Ministero dello Sviluppo economico – DGSCRP – Divisione V.

Chiediamo di fare uno sforzo, per “una tantum” in più per l’anno 2020. Fare questo significa guardare e rafforzare il pluralismo e l’innovazione dell’informazione.

Lo STATO è capace di tendere la mano pubblica ai più deboli, rafforzando il territorio? Negli anni passati lo sguardo era rivolto solo alle grandi imprese, nonostante che le piccole fossero la “spina dorsale” del sistema e del territorio: creavano lavoro, producevano e distribuivano ricchezza. Che senso ha avuto il risparmio di qualche centesimo, affamando così le piccole aziende che producevano mascherine, per non averle avute al momento giusto, pagandole oggi molto di più? Quale risparmio, oggi, ha avuto lo STATO?

Una migliore organizzazione, con scelte più oculate, più lavoro, maggiori certezze, solidità e solidarietà collettiva verso la cittadinanza, non ridimensionerebbe anche la delinquenza, organizzata e non ?

Il fatto che i grandi produttori colloquino direttamente con i consumatori, attraverso artifici o con regole non sempre lecite, non indeboliscono il territorio? I grandi produttori italiani e quelli stranieri, anche con “pubblicità ingannevole”, indeboliscono sempre di più il territorio, ma anche lo Stato, con fughe di capitali, mancato incasso di tasse, “alloggio” nei paradisi fiscali.

Non è giunto il momento di una svolta a dimensione umana, per favorire il TERRITORIO, attraverso una rete di piccole imprese in sinergia tra loro, in modo da creare una “trasmissione” che favorisca lo sviluppo e l’occupazione?

In tutto questo, l’EMITTENZA LOCALE può e potrebbe avere un ruolo di “cinghia di trasmissione”, con regole certe che consentono anche di essere le “SENTINELLE del TERRITORIO”. Riportiamo, qui di seguito, un brano del Protocollo d’Intesa per il “Progetto Controllo del Vicinato”, sottoscritto nel 2018 dall’attuale Ministro Luciana Lamorgese, quando era Prefetto di Milano, con 41 Comuni del territorio della città Metropolitana. Ovviamente, questo per dire che, se davvero lo STATO vuole salvaguardare la democrazia e vuole assicurare la sicurezza e le giuste sinergie ai cittadini, ha bisogno di un “MEGAFONO”. Chi più dell’EMITTENZA LOCALE può assicurare tutto questo?

Il ruolo di Radio e TV locali è un modo fattibile per assicurare più democrazia, più sicurezza, più sinergia e più sostegno alle Forze dell’Ordine, al Comune, alla Provincia, alla Regione ed allo Stato, ma soprattutto anche per maggiore sicurezza del TERRITORIO.

Un passaggio del documento, sottoscritto dal Ministro Luciana Lamorgese, quando era prefetto di Milano: <<…..L’Accordo valorizza la collaborazione con i cittadini, che, in qualità di importanti e vigili sentinelle della legalità, potranno contribuire all’innalzamento degli standard di sicurezza della propria comunità, fornendo ogni informazione ritenuta utile alle Forze di Polizia statali e locali, per assicurare una immediata azione repressiva e l’avvio di una mirata attività info-investigativa da parte delle Forze dell’Ordine.

Le Amministrazioni aumenteranno i livelli di sicurezza della comunità, attraverso la promozione di campagne di sensibilizzazione nei confronti dei cittadini, che saranno invitati a fornire il loro contributo con l’attuazione del progetto “Attività di controllo di vicinato”…..>>.

La speranza è che qualcuno ci dia ascolto, in un momento drammatico come quello che viviamo, dell’esistenza di un patrimonio di democrazia: l’EMITTENZA LOCALE. Cordialmente.

Capaccio Paestum lì, aprile 2020
IL SEGRETARIO IL PRESIDENTE
Dott. Diodoro Maffia Dott. Nicola Nigro