Primo evento pubblico partecipato e sentito per il movimento Coraggio Salerno! Che, nel cuore della Zona Orientale, dal Porticciolo di Pastena, presenta ufficialmente il progetto alla cittadinanza e apre alle elezioni delle 2021 ufficializzando la candidatura. Alla presentazione partecipano una quarantina di persone, accorse sia tra le file di Coraggio sia tra simpatizzanti che si sono avvicinati per la prima volta al percorso di Coraggio. Ad aprire il giro di interventi sono Matteo Zagaria e Lucia Capriglione, che espongono il processo di formazione di questo movimento che, a causa della pandemia e delle restrizioni con cui conviviamo da più di un anno, nasce prevalentemente in rete. Eppure le facce, le persone, sono reali, e si è avuta la dimostrazione con questo evento partecipato e carico di speranza. Mentre ci si disponeva per gli interventi, dal gruppo di organizzazione si offrivano volantini sulle attività e si invitava a partecipare al questionario – chiamato “Vivere Qua” – sulla vivibilità in città.
Si è ricordato da dove si è partiti, dalla prima assemblea pubblica del 5 e 6 dicembre – al quale parteciparono oltre 200 persone in due giorni – fino alla formazione e attivazione dei gruppi di lavoro che contraddistinguono l’attività di Coraggio Salerno!
Mattia Cirino sintetizza così l’essenza del movimento: “Coraggio è persona. Coraggio è idea. Coraggio è progetto. Coraggio è una comunità di tutte e tutti coloro che vogliono mettersi in gioco per riprendere in mano la città”.
Affianco ai portavoce, anche attivisti e facilitatori dei gruppi, che hanno esposto gli obiettivi e la visione di Coraggio per la città. Per il gruppo della Città Aperta parla Giovanni Meriani, che ricorda con emozione la sorprendente partecipazione e crescita del gruppo tematico su arte, musica e cultura. Dalla Città Aperta si è posta l’attenzione sull’importanza della storia e della cultura per lo sviluppo di Salerno: c’è bisogno di ripensare il turismo in un’ottica diversa, adatta alle vere potenzialità di una città che può permettersi di fare della cultura e della bellezza i suoi punti di forza. Un discorso che viene ripreso in parte da Dario Pellegrino, che espone le proposte e la visione della Città che Cresce (gruppo di lavoro che si centra sull’economia e sulla prospettiva lavorativa). Il rinnovamento del tessuto economico passa da un nuovo e vero abbraccio intergenerazionale, che permetta di fermare l’emorragia di giovani che puntualmente, ogni anno, vengono costretti a migrare verso il Nord del Paese o all’estero per poter sperare in un futuro degno e pieno di opportunità. Focus quindi sui giovani e l’opportunità di rimettere l’università al centro di un programma tout-court, che sia non solo stimolo per una crescita culturale ma anche volano per l’economia, grazie ad un potenziamento della rete di comunicazione tra Fisciano e Salerno.
Laura Gagliardi della Città che Cura, gruppo che si occupa dei servizi alla persona e della Sanità, parla della centralità della cura alla persona e del concetto di prossimità. Non solo nessuno deve essere lasciato indietro per differenze economiche o legate al quartiere di residenza – quindi, non ci possono più essere cittadini di serie A e di serie B -. C’è bisogno di ripensare anche ai servizi offerti e ampliarli. Tra le proposte più originali (in quanto non toccate da altri gruppi politici) vi è la tutela e cura del benessere psicofisico. Negli ultimi 14 mesi, causa pandemia, l’attenzione psicologica è finita – finalmente – nel calderone del dibattito pubblico, ma a Salerno nessun movimento aveva fatto tanto per evidenziare le criticità e proporre soluzioni concrete e fattibili.
Per il gruppo tematico sull’ambiente (la Città che Respira) interviene Rosita Gigantino, che sottolinea come sia ormai necessario e non rinviabile il ragionamento su un riequilibrio tra cemento e spazi verdi. Proprio alla cementificazione, leit-motiv dell’Amministrazione, si è risposto con proposte volte a migliorare gli spazi verdi già presenti e a curare il verde urbano che, fin troppo spesso, è stato abbattuto con estrema leggerezza.
Infine, per la Città che Decide c’è Carlotta De Pascale, che espone l’importanza di trovare un orizzonte comune attraverso la partecipazione e intensificando l’utilizzo di quegli strumenti partecipativi già garantiti per legge ma che vengono spesso dimenticati. Proprio lo stimolo alla partecipazione è alla base della nascita di Coraggio Salerno! In quanto, dopo anni di deleghe, la cittadinanza vuole riprendere in mano il proprio destino, attraverso una partecipazione continuativa e realmente incisiva, non solo esprimendo un voto ogni lustro. Proprio dalla Città che Decide si è organizzato il primo incontro di attivazione territoriale a Piazza Gian Camillo Gloriosi, per il quartiere di Torrione, svoltosi nel pomeriggio del 21 aprile.
La chiusura è a cura di Matteo Zagaria, portavoce e ormai volto riconoscibile di Coraggio, che ringrazia la cittadinanza per la partecipazione in una bellissima giornata di sole nel quale si è annunciata la volontà di intraprendere un percorso che porterà, come tappa di passaggio, al confronto elettorale di questo autunno e si annuncia finalmente l’avvento di una primavera che stentava ad arrivare. “Questo è solo l’inizio. Coraggio!” Conclude Zagaria.