“La scuola è il primo presidio di legalità e di rinascita”, con questa chiosa si conclude la lettera del Coordinamento Scuole Aperte Campania, composto da docenti, studenti, genitori al neo Presidente del Consiglio Mario Draghi, che chiedono al Governo nazionale di sostituirsi alla Regione Campania nella gestione della crisi sanitaria e ponga fine alla chiusura a tempo indeterminato delle scuole nella Regione.
“Desideriamo sentirci Italiani e siamo stanchi di un clima di terrore psicologico perpetrato ai danni della salute psico-fisica di tutti noi, piccoli e grandi”, scrivono in una lettera a Draghi, Mattarella, Speranza, Bianchi, Bonetti e Stefani. Il coordinamento ricorda di essersi già rivolto al TAR Campania (sentenza n.00173/2021 del 20/01/2021 e n.00201/2021 del 22/01/2021) per riaprire le scuole sulla base della normativa nazionale, mai applicata a causa di ordinanze continue basate non su dati reali, ma su formule previsionali che, ancora oggi, auspicano la chiusura delle scuole come unica soluzione al problema pandemico, perché ritenute uniche responsabili di contagi. La Regione Campania ha accusato un estremo ritardo nell’attuare le misure protocollari previste dal Ministero della Sanità, nonostante le istituzioni scolastiche abbiano messo in atto, fin dal mese di agosto, le misure di prevenzione richieste dai Ministeri dell’Istruzione e della Salute.