Un contratto per i fiumi Sele, Tanagro e Calore

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 “Verso il contratto dei fiumi Sele, Tanagro e Calore: obiettivi, strategie e linee d’azione”: è questo il tema di un convegno che si svolgerà mercoledì 30 luglio 2014, dalle 9.00 alle 18.00, nell’aula consiliare del Comune di Contursi Terme, su iniziativa dell’Ente Riserve Naturali Foce Sele-Tanagro Monti Eremita e Marzano e della Regione Campania. Recependo le sollecitazioni dei Comuni, delle Comunità Montane, dei Consorzi di Bonifica, delle Associazioni, delle imprese e degli altri soggetti portatori di interesse,  L’Ente Riserve ha promosso questo momento di riflessione e dibattito con l’obiettivo di proporre la sottoscrizione del Contratto di fiume per il Sele, il Tanagro e il Calore, così come previsto dalla delibera regionale 452 del 22 ottobre 2013. “La sottoscrizione del Contratto di fiume, effettuata con la più ampia condivisione, può rappresentare uno strumento strategico per la tutela e la valorizzazione dei territori fluviali ed un importante punto di forza per le proposte da candidare ai finanziamenti della Comunità Europea”, afferma il presidente dell’Ente, l’architetto Maria Gabriella Alfano, che introdurrà i lavori dell’assise dopo i saluti del sindaco di Contursi Terme, Graziano Lardo, e del presidente della Comunità Riserve, Antonetta Lettieri. Le relazioni saranno affidate a Eligio Troisi, esperto in sviluppo locale (“Gli strumenti di programmazione negoziata per la salvaguardia e la valorizzazione delle risorse ambientali del Sele Tanagro”); Rocco La Fratta, esperto di contratti di fiume-CIRF (“I contratti di fiume: esperienze nel bacino idrografico del Sele Tanagro”);  Mario Clerici, della Direzione Generale Ambiente ed Energia della Regione Lombardia (“Il contratto di fiume Lambro settentrionale”); Paolo Mancin, della Direzione Ambiente della Regione Piemonte (“I contratti di fiume nella Regione Piemonte”); Giorgio Pineschi, del Ministero dell’Ambiente (“Il riconoscimento del contratto di fiume a scala nazionale e i canali di finanziamento”);  Agostino Agostinelli, vice presidente Federparchi e direttore del Parco Regionale dell’Adda (“I contratti di fiume: una nuova opportunità per le aree protette”); Antonio Carmine Esposito, della  Regione Campania (“Il Patto ambientale SIC fasce litoranee destra e sinistra del fiume Sele”); Domenico Sportello, dell’assessorato all’Ambiente della Regione Campania (“I contratti di fiume nelle strategie regionali”); Roberto Formato, esperto in programmazione comunitaria (“Le opportunità della nuova programmazione comunitaria”). Seguirà il dibattito, a cui sono stati invitati i presidenti delle province di Salerno e Avellino e del Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano, il segretario dell’Autorità di Bacino Campania Sud, le Comunità montane della Comunità dell’Ente Riserve, i sindaci della Comunità dell’Ente Riserve, i responsabili dei Consorzi di Bonifica Destra e Sinistra Sele e Tanagro, di Confagricoltura Salerno, Legambiente e Wwf. Conclusioni affidate all’assessore all’Ambiente della Regione Campania, Giovanni Romano. 

“Il contratto di fiume – ha spiegato il Presidente Maria Gabriella Alfano – rappresenta il passaggio dalle politiche di tutela dell’ambiente a più ampie strategie di gestione delle risorse faunistico-ambientali che devono vedere il coinvolgimento non solo degli Enti territoriali, ma anche di altri soggetti sia pubblici che privati”.