Comincia il conto alla rovescia per il Capodanno Bizantino. Amalfi e Atrani sono pronte a rituffarsi, il prossimo 31 agosto e 1 settembre, nella grandeur medioevale dell’Antica Repubblica Marinara con uno straordinario evento storico che trae spunto dall’eminenza politica delle civitates per offrire un carnet di appuntamenti di alto profilo culturale e spettacolare, che faranno da cornice alla proclamazione del nuovo Magister di Civiltà Amalfitana.
Il Paesaggio è il tema sul quale si basa la diciannovesima edizione della manifestazione. Il paesaggio di Amalfi e della Costiera, Patrimonio dell’Umanità Unesco che, per usare la definizione che utilizza il Comitato per il Patrimonio dell’Umanità “…rappresentano l’opera combinata della natura e dell’uomo“. Quell’opera mirabile ed eroica che fa di questo territorio un unicum a livello mondiale.
Il Capodanno Bizantino, organizzato dal Comune di Amalfi in collaborazione con il Comune di Atrani e il Centro di Cultura e Storia Amalfitana, e finanziato dalla Regione Campania nell’ambito del POC Campania 2014/2020 – “Eventi di Rilevanza Nazionale ed Internazionale”, giunge quest’anno alla XIX edizione, con la quale si prosegue nel solco della internazionalizzazione, avviata due anni fa con la nomina a Magister del maestro ceramista Josè Manuel Cargaleiro, e nel solco del rinnovamento, pur nel rispetto dell’aderenza storica della rievocazione, così come si è visto un anno fa con la nomina a Magister della prima donna della storia della manifestazione, la gallerista Lia Rumma.
L’appuntamento con l‘apertura del Capodanno Bizantino è per il 31 agosto e il 1° settembre, quando Amalfi e Atrani rievocano l’inizio dell’anno fiscale e giuridico nell’epoca dell’Impero d’Oriente, traendone spunto per una serie di celebrazioni e festeggiamenti che coinvolgerà cittadini, visitatori e turisti della Costiera in un emozionante viaggio che coniuga la centralità amministrativa e politica dell’Amalfi medievale al protagonismo culturale e turistico della città di oggi.
Il suggestivo Corteo Storico rievocativo, con oltre 100 figuranti in costume d’epoca, farà da cornice anche quest’anno alla cerimonia di investitura del Magister di Civiltà Amalfitana, con l’affascinante rito medievale ispirato all’incoronazione dei Duchi di Amalfi, suggellato dalla presenza dell’Arcivescovo di Amalfi – Cava de’ Tirreni, monsignor Orazio Soricelli.
L’evento si divide tra tradizione, approfondimento culturale e intrattenimento lungo un tema predefinito scelto proprio intorno al nome del Magister, mentre il titolo viene assegnato a una personalità, amalfitana d’origine o di adozione, che si è distinta per particolari meriti in uno dei settori di spicco dell’antica civiltà medievale e che sarà svelato solo a ridosso dell’evento.
Il programma del Capodanno Bizantino sarà inaugurato il 31 agosto nell’Arsenale della Repubblica con un convegno di studio. A seguire, l’intervista al Magister di Civiltà Amalfitana. Il 1° settembre spazio alla spettacolare rievocazione: toccherà all’imponente Corteo Storico, ancor più ricco di quello ammirato sfilare in occasione della Regata, accompagnare il Magister lungo il percorso che da Amalfi porta al sagrato della Cappella San Salvatore de’ Birecto di Atrani, dove ha luogo la cerimonia di investitura alla presenza dell’Arcivescovo.
Subito dopo, preceduto dai cento figuranti in costumi d’epoca, che celebrano col loro incedere l’apogeo della Repubblica di Amalfi intorno al Mille, il Magister raggiungerà la suggestiva scalinata della Cattedrale di S. Andrea ad Amalfi per la presentazione ufficiale alla cittadinanza.
LA STORIA
Nato da un’idea del medievalista amalfitano Giuseppe Gargano intorno al 1980, il Capodanno Bizantino si incentra sulla rievocazione dell’inizio dell’anno fiscale e giuridico nei territori dell’impero d’Oriente, che corrispondeva al 1° settembre, giorno nel quale entravano in carica i comites, cioè i capi della repubblica marinara di Amalfi nella sua fase aristocratica. Una prassi in voga dall’839, anno di nascita della repubblica autonoma, alla prima parte del X secolo, per poi essere ripresa con l’istituto dell’elezione annuale dei rappresentanti delle Università della Costa d’Amalfi nel 1266, in epoca angioina, e proseguire fino ai Borbone. Fin dalla sua fase progettuale, la manifestazione ha coinvolto i comuni di Amalfi e di Atrani, le uniche civitates della Repubblica Amalfitana almeno sino alla metà dell’XI secolo; teatro principale della rievocazione, la chiesa del S. Salvatore de Birecto di Atrani, cappella palatina e sede dell’incoronazione dei duchi di Amalfi, quindi luogo di pubbliche assemblee dei sindaci delle Università. La prima edizione del Capodanno Bizantino, realizzata per una felice intuizione dell’assessore al turismo dell’epoca Antonio Bottiglieri, si è svolta nel 1999 ed è proseguita fino ad oggi con un’unica pausa, avvenuta nel 2010, che ha segnato un cambio di passo e una svolta nella sua storia. Se nei primi anni, infatti, il focus della manifestazione era incentrato sui temi del diritto e della giurisprudenza, con il clou nell’assegnazione del titolo di “Duca di Amalfi – Maestro del Diritto” a nomi di spicco del mondo della giurisprudenza, tra cui Giovanni Conso e Sabino Cassese, dal 2011 si è deciso di allargare il campo alle personalità che hanno dato lustro alla storia amalfitana con l’investitura del “Magister di Civiltà Amalfitana”.
IL MAGISTER
Il titolo di Magister di Civiltà Amalfitana viene assegnato ogni anno a una personalità, amalfitana d’origine o di adozione, che si è distinta per particolari meriti in un settore della civiltà amalfitana medievale, dall’imprenditoria alla politica, dalla scienza alla marineria, che trovano un punto di fusione nell’invenzione della bussola, dall’arte alla religione, dal diritto alla solidarietà e diplomazia. Campi in cui la grandezza di Amalfi ha fatto scuola.
Ciascuno di questi campi è dedicato a un personaggio famoso della storia di Amalfi: il premio per l’Imprenditoria è intitolato a Mauro de Comite Maurone, ricco e nobile mercante amalfitano indicato come il fondatore di uno dei primi ospedali a Gerusalemme nella seconda metà dell’anno Mille. Al cardinale e teologo Pietro Capuano è dedicato quello per la Religione, quindi si ricordano il Duca Mansone I per la Politica, Lorenzo d’Amalfi, distintosi per l’originalità degli studi classici e dell’uso delle fonti, per la Scienza, Giovanni Augustariccio per il Diritto, il traduttore Giovanni d’Amalfi per l’Arte, il fondatore dell’ordine dei Cavalieri Ospitalieri – poi Cavalieri di Malta – fra’ Gerardo Sasso per la Solidarietà e la Diplomazia, e Flavio Gioia per la Marineria. La Commissione che assegna il titolo è composta dai Sindaci di Amalfi e di Atrani, dagli Assessori alla Cultura di Amalfi e di Atrani, dal Presidente del Centro di Cultura e Storia Amalfitana, dal medievalista Giuseppe Gargano e dallo storico dell’arte Giovanni Camelia, che furono con Bottiglieri gli ideatori del Capodanno Bizantino.
E’ il giapponese Hidenobu Jinnai, docente di ingegneria e design della Università Hosei di Tokyo e grande studioso della struttura paesaggistica di Amalfi dal Medioevo ai giorni nostri, il nuovo Magister di Civiltà Amalfitana. Architetto di fama mondiale, già cittadino onorario dal 2011, ha spiegato al mondo quale sia la peculiarità unica del patrimonio culturale di Amalfi. E per questo il comitato promotore del premio “Magister di Civiltà Amalfitana” composto dal sindaco di Amalfi, Daniele Milano, dall’assessore alla cultura di Amalfi, Enza Cobalto, dal sindaco di Atrani, Luciano de Rosa Laderchi, dall’assessore alla cultura di Atrani, Michele Siravo, dalla Presidente del Centro di Cultura e Storia Amalfitana, Ermelinda Di Lieto, e dagli storici Giuseppe Gargano e Giovanni Camelia, gli ha assegnato il titolo di Magister per il 2019.
Nell’anno in cui l’evento è dedicato al paesaggio culturale, il riconoscimento viene dunque assegnato all’autore di un mastodontico studio dedicato alla struttura paesaggistica di Amalfi nella sua interezza. Un’opera in cui si scopre l’anima della Città marinara fin nelle più recondite pieghe attraverso le sue dimore e la si racconta con pubblicazioni internazionali di successo. Uno studio che racchiude i dati cardine del paesaggio culturale di Amalfi, patrimonio dell’umanità Unesco e che è andato a disvelare per la prima volta in maniera sistematica proprio quegli elementi che, per usare la definizione di paesaggio culturale che utilizza il Comitato per il Patrimonio dell’Umanità “rappresentano l’opera combinata della natura e dell’uomo”. Quell’opera che fa di Amalfi un unicum a livello mondiale.
Hidenobu Jinnai tra la fine degli anni ’90 e i primi anni del nuovo millennio è entrato quasi in ogni casa della città di Amalfi. Ne ha studiato la storia, ha parlato con gli abitanti, raccogliendo tracce arabe, normanne, romane, l’impronta delle vestigia dell’Antica Repubblica Marinara. Ha studiato i rapporti tra gli interni e gli esterni andandone ad indagare le motivazioni culturali, e molto altro ancora. Colmando così un grande vuoto storico, quello della conoscenza capillare dell’assetto di Amalfi al di fuori dei monumenti più importanti, pubblicando poi una serie di studi, tra i quali un testo di successo che si libra tra architettura e antropologia. Opera nella quale tra l’altro si parla di come Amalfi sia diventata l’affascinante urbe che tutto il mondo oggi conosce, sotto una serie di spinte nate dal tessuto sociale e dalla vita contingente della città nelle diverse epoche, incluse anche le attuali pressioni prodotte dal settore turistico. “Amalfi. Caratteri dell’edilizia residenziale nel contesto urbanistico dei centri marittimi mediterranei” è stato edito in Giappone nel 2005 e pubblicato in Italia nel 2011 a doppia firma con la docente della Seconda Università di Napoli Maria Russo, a cura del Centro di Cultura e Storia Amalfitana.
Il conto alla rovescia per il Capodanno Bizantino in programma il 31 agosto e il 1° settembre, ad Amalfi e Atrani si anima dunque svelando il nome del noto architetto e professore universitario, docente di ingegneria e design della Università Hosei di Tokyo, che viene insignito del titolo di Magister Civitatis Amalfie per il 2019. Dopo il maestro ceramista Manuel Cargaleiro, che due anni fa è stato il primo straniero ad essere fregiato del titolo, e la gallerista Lia Rumma, che l’anno scorso è stata la prima donna Magister, ancora una volta viene fatta una scelta forte, d’eccellenza internazionale.
Il Capodanno Bizantino, organizzato dal Comune di Amalfi, in collaborazione con il Comune di Atrani e il Centro di Cultura e Storia Amalfitana, e finanziato dalla Regione Campania nell’ambito del POC Campania 2014/2020 – “Eventi di rilevanza nazionale ed internazionale”, giunge quest’anno alla XIX edizione. Amalfi e Atrani sono pronte a rituffarsi, il prossimo 31 agosto e 1 settembre, nella grandeur medievale dell’Antica Repubblica Marinara con uno straordinario evento storico che trae spunto dall’eminenza politica delle civitates per offrire un carnet di appuntamenti di alto profilo culturale e spettacolare, che faranno da cornice alla proclamazione del nuovo Magister di Civiltà Amalfitana, che sarà presentato venerdì 31 agosto nel corso di un’intervista pubblica.
L’investitura del Magister di Civiltà Amalfitana è in programma poi il 1° settembre dinanzi alla cappella palatina di San Salvatore de’ Birecto dove, avrà luogo la solenne cerimonia in costume d’epoca. Il rito, che ricalca quello dell’incoronazione medievale dei Duchi di Amalfi, si svolgerà alla presenza di Sua Eccellenza l’Arcivescovo di Amalfi – Cava de’ Tirreni Monsignor Orazio Soricelli..
La manifestazione del primo settembre prenderà il via nel pomeriggio quando da Amalfi partirà il Corteo Storico che ricostruisce la sfilata per le nozze di Sergio III, figlio del duca di Amalfi Giovanni I e nipote del duca Mansone I, e Maria, figlia del principe di Benevento e Capua Pandolfo II, avvenute nel 1002. In occasione del Capodanno Bizantino viene presentata una versione più ricca del Corteo che ogni anno accompagna la Regata delle Antiche Repubbliche Marinare: quasi cento figuranti celebrano l’apogeo della Repubblica intorno al Mille, quando le navi amalfitane solcavano sia il Mediterraneo orientale che quello occidentale e creavano ‘colonie virtuali’ nei principali centri dell’Impero Bizantino. Al termine della cerimonia, il corteo scorterà nuovamente il Magister verso la monumentale scalinata del Duomo di Amalfi, dove alle 20.30 si celebrerà l’avvenuta investitura al cospetto della cittadinanza. Alla ricostruzione storica si legheranno concerti ed eventi culturali, che saranno resi noti nei prossimi giorni.