Continua la battaglia dei Radicali sulle carceri. Salzano (segretario Radicali Salerno): qualcosa si sta muovendo in Italia.

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Così dichiara il segretario dei Radicali Salerno Associazione Maurizio Provenza Donato Salzano:

“Fa inorridire il giudizio del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa: “significativi risultati”, quasi si possa stabilire una gradazione della tortura, dei trattamenti inumani e degradanti. Secondo la Corte Costituzionale italiana invece devono OBBLIGATORIAMENTE cessare gli effetti normativi lesivi della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo: per questo avrebbero dovuto adoperarsi i poteri dello Stato. Sono cessate queste violazioni?

Noi siamo convinti di no, e lo abbiamo documentato con il dossier che abbiamo inviato proprio al Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa. Condizioni igieniche disastrose, mancanza di cure anche per malati con patologie gravissime, attività trattamentali di lavoro e studio praticamente inesistenti, sofferenze indicibili per i tossicodipendenti e per coloro che essendo troppo lontani non possono più vedere figli, coniugi o genitori: gli atti di autolesionismo, le morti e i suicidi sono l’indice di questo sconforto che spesso arriva alla disperazione. Altro che significativi risultati!

Si orribile! tanto da far inorridire l’Europa di Monaco del 1938, terribile appunto il giudizio del comitato dei Ministri, una proroga di un anno sulla pelle già martoriata e martirizzata di uomini e donne ristretti illegalmente, sacrificare lo Stato di Diritto della sentenza pilota della Corte E. D. U. “Torreggiani ed altri Vs Italia”, sull’altare della ragion di Stato del “Governo della tortura”di Matteo Renzi, gonfio e tronfio del suo recente 40% alle europee, utilizzato immediatamente in soccorso al capezzale dell’agonizzante partitocrazia continentale.

Questi quindi hanno accettato “il gioco dei tre metri” dei “treccartari e bari” italiani, in primis il Presidente del Consiglio del quale abbiamo chiesto le dimissioni; tre metri quadri a disposizione di ogni detenuto, calcolati chissà come e ottenuti violando altri diritti umani come la deportazione di migliaia di reclusi in istituti lontani centinaia di chilometri dalla propria famiglia.

Questo Governo sta per varare un decreto legge “in materia di rimedi risarcitori in favore dei detenuti e degli internati che hanno subito un trattamento in violazione dell’articolo 3 della convenzione europea dei diritti dell’uomo e delle liberta’ fondamentali”: vedremo quale sarà il “prezzo della tortura” e della vergogna dell’Italia, di questo Stato delinquente abituale.

Finalmente però qualcosa succede, alla Camera dopo 27 anni viene così riscattato il voto popolare del 1987 quando con il “referendum Tortora” promosso dai radicali l’80,2% degli elettori pronunciò il suo sì alla responsabilità civile dei magistrati. Quel voto, purtroppo, fu tradito da quel Parlamento che, con la Legge Vassalli, negò quanto deciso dal popolo italiano.

Oggi (Mercoledì, ndr) il governo appunto è andato sotto alla Camera sulla responsabilità civile dei giudici mentre il CENSIS pubblica il crollo degli investimenti stranieri in Italia, diminuiti di ben il 58%. Secondo il rapporto del Censis, crollano in modo verticale gli investimenti esteri in Italia. Gli investimenti diretti esteri nel nostro Paese sono stati pari a 12,4 miliardi di euro nel 2013. Rispetto al 2007, l’anno prima dell’inizio della crisi, quegli investimenti che potrebbero rilanciare la crescita e favorire l’occupazione sono diminuiti del 58 per cento.

La crisi ha colpito tutti i Paesi a economia avanzata, ma l’Italia si distingue per la perdita di attrattiva verso i capitali stranieri. Nonostante sia ancora oggi la seconda potenza manifatturiera d’Europa e la quinta nel mondo, il nostro Paese detiene solo l’1,6% dello stock mondiale di investimenti esteri, contro il 2,8% della Spagna, il 3,1% della Germania, il 4,8% della Francia, il 5,8% del Regno Unito. Ciò si deve a un deficit di reputazione accumulato  negli anni a causa di corruzione diffusa, scandali politici, penetrante la criminalità organizzata, lentezza della giustizia civile, farraginose le leggi e i regolamenti, inefficienza della pubblica amministrazione, infrastrutture carenti.

L’Italia occupa il 65° posto nella graduatoria mondiale dei fattori determinanti la capacità attrattiva di capitali per un Paese, considerando le procedure, i tempi e i costi necessari per avviare un’impresa, ottenere permessi edilizi, allacciare una utenza elettrica business o risolvere una controversia giudiziaria su un contratto. Siamo ben lontani dalle prime posizioni di Singapore, Hong Kong e Stati Uniti, ma anche da Regno Unito e Germania, posizionati al 10° e al 21° posto. In tutta l’Europa solo Grecia, Romania e Repubblica Ceca presentano condizioni per fare impresa più sfavorevoli delle nostre. Per ottenere tutti i permessi, le licenze e le concessioni di costruzione, in Italia occorrono mediamente 233 giorni, 97 in Germania. Per allacciarsi alla rete elettrica servono 124 giorni in Italia, 17 in Germania. Per risolvere una disputa relativa a un contratto commerciale il sistema giudiziario italiano impiega in media 1.185 giorni, quello tedesco 394.

Noi Radicali, vogliamo dare Speranza ed essere Speranza, proseguiamo la nostra lotta nonviolenta, proprio per tutto questo, da subito amnistia e indulto per la Repubblica!

Forti dell’attualissima sentenza Torreggiani della Corte Europea dei Diriiti dell’Uomo (tanti i giudici a Berlino, anche qui da noi!) e del messaggio alle Camere da garante degli ultimi il nostro Presidente Giorgio Napolitano. Ma soprattutto della preghiera e del sostegno di questo Papa Francesco e della sua “Chiesa dei poveri per i poveri”, della fame di verità di Rita Bernardini e la sete di Diritto di Marco Pannella, ma di tanti tra militanti Radicali, di detenuti e i loro familiari, che sappiano scorgere e denunciare con forza la violenza dei crimini perpetrati dal Regime italiano che si credevano debellati nel secolo scorso”.