Chiarezza sul futuro del Consorzio farmaceutico intercomunale di Salerno. Lo chiede la Uil Fpl di Salerno, puntando l’accento sul futuro dei lavoratori ma non solo. In primis, l’attenzione del sindacato di categoria è puntata sull’alienazione delle farmacie di Scafati, con i vertici della Uil Fpl salernitana che hanno chiesto spiegazioni ai vertici del Cfi e del Comune scafatese. “Chiediamo di essere preventivamente informati, nel rispetto dei ruoli istituzionali e della normativa che regola le relazioni sindacali”, ha detto il segretario generale Donato Salvato. “Siamo preoccupati da quello che può derivare da questa operazione. Pertanto, vista l’esigenza di salvaguardia dei livelli occupazionali, chiediamo di conoscere quali determinazioni si intenderanno assumere nei confronti dei dipendenti attualmente in forza presso le cinque sedi comunali di Scafati, atteso che, questi lavoratori, sono a tutti gli effetti dipendenti pubblici, appartenenti al comparto funzioni locali. Al fine di evitare di mortificare l’impegno e la professionalità, sin qui assicurata dai lavoratori e che ha sempre garantito all’utenza l’erogazione di servizi qualificati ed eccellenti, chiediamo un urgente convocazione. In assenza del dovuto riscontro, si adirà la via legale per la tutela dei posti di lavoro”.
Una questione che la Uil Fpl ha sollevato anche agli altri comuni soci del Consorzio. “La Uil Fpl Salerno, nel rispetto dei ruoli istituzionali e della normativa che regola le relazioni sindacali e nell’ottica di una collaborazione seria e costruttiva che ha sempre inteso assicurare, non può esimersi dal sollecitare un incontro urgente, nel merito della situazione critica del Cfi, situazione ancor più incandescente per il susseguirsi di eventi, che rischiano di determinare il tracollo dell’Ente. Abbiamo assistito ad una escalation di procedimenti e provvedimenti, alcuni decisi dalle amministrazioni comunali e tali altri subiti, senza che, ad oggi, ci sia stata una presa di posizione seria e decisa e una conseguente assunzione di responsabilità, da parte della proprietà dell’Ente, in relazione sia alla tutela della stabilità economico-finanziaria dello stesso, che alla necessità di garantire i livelli occupazionali dei dipendenti in servizio”, ha continuato Salvato.
A preoccupare, oltre Scafati, è anche la rescissione dal Consorzio e l’alienazione delle farmacie avanzata dal Comune di Cava de’ Tirreni, oltre al decreto ingiuntivo del grossista Cofarmit. “Fermo restante l’imprescindibile salvaguardia dei livelli occupazionali, i dipendenti attualmente in forza presso le farmacie comunali, sono a tutti gli effetti dipendenti pubblici e come tali vanno tutelati. Altrimenti, non è pensabile continuare a gestire l’Ente senza una sostenibilità finanziaria e senza una progettualità aziendale. Ecco perché risulta opportuno e necessario lavorare congiuntamente, anche con le organizzazioni Sindacali, elaborare un crono programma, prevedere un intervento mirato di risanamento aziendale, legittimando e sostenendo, altresì, gli organi amministrativi, che sono e devono essere espressione delle volontà della proprietà dell’Ente. Ribadisco, dunque, la piena disponibilità alla collaborazione e la conseguente necessità di confronto de visu, nell’interesse reciproco della tenuta del tessuto economico e sociale, che gravita intorno al Consorzio e agli Enti comunali coinvolti”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche Filomena D’Aniello, segretaria degli Enti locali della Uil Fpl e dipendente del Consorzio farmaceutico intercomunale che ha detto: “La Uil Fpl è il sindacato dei cittadini oltre che dei lavoratori. Le farmacie comunali sono una garanzia per il cittadino, un dovere tutelare chi con professionalità garantisce il servizio: i dipendenti del Consorzio farmaceutico intercomunale di Salerno”.