Intraprendere un percorso politico e portarlo a termine è segno di coerenza e determinazione, quella che non riusciamo a riconoscere nell’atteggiamento che caratterizza il consigliere regionale Monica Paolino quando si parla di soppressione del Consorzio di bonifica del Sarno – dichiara Gennaro Avagnano, attivista del meetup di Scafati.
Ciò che non appare coerente –gli fa eco il dott. Enrico Farina, candidato M5S al Consiglio della Regione Campania- è l’atteggiamento con il quale l’on. Paolino si rapporta al Presidente della Regione, on. Stefano Caldoro, quando si tratta di sostenere, con forza e decisione, le posizioni dei tanti cittadini vessati dall’inutile canone che ogni anno si vedono recapitare a fronte di un servizio di bonifica di cui, gli stessi, non ne percepiscono un real beneficio.
L’Ente di bonifica, difatti, dovrebbe garantire la manutenzione dei canali del Sarno, Rio Sguazzatorio compreso, ma le esondazioni che continuamente si ripetono, in occasione delle piogge, decretano l’inefficienza del servizio di manutenzione. A questo punto ci viene da pensare –sostiene Farina- delle due l’una: o l’on. Paolino, da un lato, pubblicamente, manifesta un atteggiamento di assoluto rifiuto del Consorzio di bonifica, per il quale ne sostiene l’abrogazione, per poi, lontana dai media, assumere un atteggiamento decisamente più mansueto a cospetto del Presidente Caldoro il quale, dopo oltre tre mesi dalla nota prot. N. 48011 del 30.10.2014, non si è ancora degnato di rispondere alla richiesta dei tanti sindaci che chiedono l’espletamento del referendum abrogativo relativamente all’inutile Ente di bonifica (richiesta che la Regione Campania, già nel 2007, dichiarò ammissibile con deliberazione n. 503); diversamente, dovremm ritenere che il Presidente Caldoro non tenga di serio conto l’incessante e persistente lavoro politico che l’on Paolino investe ogni giorno per sollecitare l’abrogazione del Comprensorio di Sarno e del collegato Ente di bonifica integrale.
La nostra candidatura alla Regione Campania mira a garantire, ai cittadini, azioni decisamente più incisive e pressanti verso il Consiglio ed il Presidente della Regione Campania, a tutela delle istanze e dei bisogni della comunità del Sarno.