«Il messaggio della Cei per il Primo Maggio interpella tutti, pone la necessità non più rinviabile di un cambiamento di mentalità», afferma Gianluca Mastrovito, presidente provinciale delle Acli di Salerno, commentando il documento della Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro.
«Bisogna ripartire dal riconoscimento della sostenibilità del vivere per tutti, senza escludere nessuno. C’è bisogno di esperienze che rompano con la “globalizzazione del paradigma tecnocratico”, le cui politiche monetarie e di bilancio su misura dei grandi interessi finanziari, sono la causa principale della crisi del lavoro».
I Vescovi rilevano che la crisi economica che perdura nella sua severità, dà luogo ad una deriva del lavoro preoccupante che mette in secondo piano dignità, diritti, salute.
«Al lavoro che manca – sostiene Mastrovito – occorre rispondere con politiche espansive capaci di sconfiggere la deflazione, di rianimare la domanda interna, di ricreare un clima di fiducia, di reperire le risorse per un grande piano per il lavoro (opere pubbliche, prevenzione dei rischi ambientali, valorizzazione del patrimonio artistico, del turismo sociale, dell’eccellenza agroalimentare). Alla classe politica, è richiesta una grande responsabilità; rimuovere ad ogni livello quei vincoli che le impediscono.
In mancanza di questo rimarrà solo un lavoro arido di diritti e tutele, che causerà un aumento della polarizzazione tra classi sociali ed aree territoriali. Il destino delle diverse aree del Paese non può essere disgiunto, così come – continua Mastrovito – quello dei vari ceti sociali.
Il tempo di crisi che stiamo attraversando, come ben sottolineano i Vescovi, rischia di rendere tutti incapaci «di fermarci e tendere la mano a chi è rimasto indietro» scivolando «nel disinteresse per il destino dei nostri fratelli».
C’è un diritto alla felicità che spetta ad ogni uomo, conclude Mastrovito, custode di una specifica dignità che va sottratta al degrado sociale e culturale, che l’attuale sistema di sviluppo opera, generando lo scarto nella vita delle persone. I beni comuni, tra cui annoverare il Lavoro, presuppongono rispetto della persona umana, a partire dai diritti fondamentali ed inalienabili ordinati al suo sviluppo integrale, che risulterà iniquo ed irrealizzabile, se non sostenuto da una solidarietà giusta.
Intanto, nella diocesi di Vallo della Lucania si prepara, quello che è diventato un appuntamento fisso e atteso: pregare insieme al Vescovo per il mondo del lavoro.
In occasione della festa del 1° Maggio, l’Ufficio di Pastorale Sociale e dei Problemi sociali e del lavoro in collaborazione con il Movimento Lavoratori di Azione Cattolica, le ACLI di Agropoli guidate dal Consigliere provinciale Gaetano Guariglia, il Progetto Policoro, SOS Impresa Salerno e Coldiretti, organizza Venerdì 29 aprile alle ore 17.00, la Veglia di Preghiera per il Lavoro, presieduta dal Vescovo Mons. Ciro Miniero. Anche quest’anno è stata scelta un’altra “Cattedrale del lavoro”: lo stabilimento AUSILIO CREATIONS srI nella zona Industriale del comune di Cicerale, località Terzerie.
L’appuntamento di preghiera, vuole essere un modo per sottolineare la particolare attenzione e vicinanza che la comunità ecclesiale diocesana ha nei confronti dei lavoratori, degli imprenditori e delle loro famiglie ancora profondamente segnati e scossi dalle conseguenze della crisi economica e finanziaria di questi ultimi anni.
Per info: ACLI Salerno tel. 089/226979 fax 089/251948 mail salerno@acli.it