Il Consiglio Regionale della Campania sta infatti cercando un segretario generale. Anzi, un super segretario da 200mila euro all’anno. Il doppio dello stipendio di Renzi – per dirla in breve – qualche migliaia di euro in più di Hollande e quasi quanto guadagna la signora Merkel. L’ufficio di presidenza ha avviato la procedura di selezione bocciando però i 7 dirigenti interni che si erano candidati. Significa che l’incarico verrà affidato ad uno dei 49 esterni che hanno fatto domanda.
Inevitabili le polemiche. Alberico Gambino (Fdi) parla di “procedura illegittima, inopportuna e inadeguata”, ma la presidente del Consiglio Rosa D’Amelio (Pd) non ci sta: “Abbiamo seguito le indicazioni del Tar”, che a dicembre scorso aveva bloccato una procedura analoga. I dirigenti interni stanno valutando se presentare un nuovo ricorso ai giudici amministrativi.
Ma cosa fa in sostanza il segretario generale? Stando all’articolo 6 del regolamento “coordina l’attività di assistenza al presidente, all’Ufficio di presidenza, all’assemblea, alle commissioni, ai gruppi di consiglieri, propone delibere, regolamenti e altri atti utili, controlla l’attività di direzioni generali e unità dirigenziali speciali e di staff e definisce la dotazione organica dell’ente”.
Si tratta in definitiva di un “Super burocrate” con svariate competenze. Quel ruolo tuttavia non potrà essere coperto dai dirigenti interni che – per seguire il Mattino – “saranno pure bravi onesti e qualificati ma non vanno bene per quel ruolo”. Oltre alle classiche caratteristiche da Cv eccezionale infatti il futuro segretario dovrà possedere “forti caratteristiche di coordinamento e controllo” e, soprattutto, dovrà essere capace di fare da trait d’union tra l’organo di indirizzo politico del Consiglio, le direzioni generali e le strutture dirigenziali essendo deputato al conseguimento degli obiettivi derivanti da tali indirizzi.
Fatto sta che i 7 dirigenti interni che hanno avuto l’ardire di candidarsi sono stati tutti scartati. Porte aperte dunque agli esterni. Gli aspiranti sarebbero 49 e alla fine ne dovrà restare solo uno. O forse nessuno, perché – come ricorda il quotidiano di Napoli – “lo scorso mese di dicembre il Tar, a cui si erano rivolti i dirigenti inferociti, ha bocciato una procedura analoga avviata dallo stesso ufficio di presidenza”. Anche in questo caso non manca chi, come il capogruppo di Fratelli d’Italia, Alberico Gambino parla di “procedura illegittima, inopportuna e inadeguata” e ne chiede la revoca. L’incarico a suo dire “va conferito ad uno dei 13 dirigenti operanti all’interno dell’Ente”.
Ma la presidente del Consiglio Regionale D’Amelio non vuole sentire ragioni: “Abbiamo rispettato le procedure previste e spero che il Consiglio possa finalmente avere un segretario di grande livello con adeguate competenze”.