Confcommercio ha recentemente pubblicato una guida intitolata “Il negozio nell’era di internet”, un vero e proprio manuale di sopravvivenza all’e-commerce, considerato, oltre alla crisi strutturale, uno dei principali fattori della contrazione del commercio al dettaglio e quindi della chiusura di molti negozi.
Il “Topo” da acchiappare non è altro che una tipologia di consumatore, acronimo di “try offline, purchase online”, in altre parole, usa il negozio per acquisire informazioni, fare confronti, magari anche provare il prodotto che intende acquistare, ma che poi acquista su internet perchè costa meno.
Basta pensare al boom di siti come Zalando.
Si tratta prevalentemente di un maschio, di età inferiore ai 45 anni, che vive nel piccolo centro, ed è single.
Come acchiappare il “Topo” dunque? Innanzitutto creando un ambiente più accogliente per il consumatore, instaurando con lui un rapporto di fiducia ed offrendogli quello che su internet non può trovare. Il problema è che molto spesso su internet si trova quello che non si trova nel negozio. Su siti come Zalando c’è molto più assortimento.
Un’altra strada è aprire un canale e-commerce, perchè il “Topo” è destinato ad aumentare di numero, anzi sembra questa la strada più praticabile, non si può restare fuori da internet, nemmeno il piccolo negozio può pensarvi. Insomma bisogna imparare a giocare anche su internet. Finora solo il 26% dei negozi italiani ha un canale di e-commerce.
Il negozio fisico, sarà comunque il canale privilegiato delle donne, sopra i 45 anni, con famiglia.