In una cornice d’eccezione quale la Sala “Alfonso Catania” dell’Università degli Studi di Salerno
venerdì 28 settembre si è tenuta la V edizione dell’EU-China Seminar dal sottotitolo “EU: an united front pro or con the One Belt One Road Initiative?”, ideata e co-organizzata da EU-China Economics & Politics Institute e ateneo italiano nell’ambito della convenzione quadro stipulata sotto l’alto patrocinio del Parlamento Europeo.
L’incontro – moderato con traduzione simultanea dal professor Giuliano Luongo, direttore facente funzioni EU-China EPI – è stato aperto dai docenti Giovanni Sciancalepore, Francesco Buonomenna e Virgilio D’Antonio, rispettivamente direttore del Dipartimento di Scienze Giuridiche, docente di Diritto Internazionale Provato, e delegato del Rettore alla Mobilità Internazionale dell’UniSa.
Ed è proprio su quest’ultimo punto che l’Istituto di Economia e Politica Eurocinese, con sedi a
Praga e Bruxelles, ha trovato un forte collegamento alla propria mission che prevede il
coordinamento di attività di ricerca accademica, l’organizzazione di incontri fra nazioni, la
redazione di articoli scientifici, l’istituzione di corsi formativi a sostegno degli alti studi sulle relazioni tra Europa e Cina.
All’interessante dibattito sul tema della One Belt One Road (OBOR) – la nota iniziativa guidata dalla Cina – hanno preso parte i seguenti relatori: Francesco Fasolino (UniSa), Cheng Yu Chin (EU-China EPI), Colomba La Ragione (UniPegaso), Marco Ferretti (Università Niccolò Cusano). Tutte le presentazioni hanno affrontato l’argomento, analizzando lo sviluppo di tali rapporti – tra competizione e cooperazione – negli ultimi quindici anni sotto una prospettiva giuridica, culturale e tecnica con un linguaggio chiaro per il pubblico di studenti e addetti al settore presenti all’evento.
A conclusione del seminario, è intervenuta sulle potenziali opportunità o sfide per il futuro di
questo dialogo una delegazione della South China University of Technology composta da: Linli Cai, Jingwei Liu, Wu Feifei, Li Pengcheng e Xie Yingmei.
Un ambizioso progetto, quello proposto, che si sposa appieno con i presupposti per dare avvio a una sempre più proficua collaborazione di ricerca e formazione tra Europa e Cina che potrà stabilizzarsi nel tempo anche grazie all’accordo di interscambio accademico tra l’Istituto
eurocinese e l’Università con sede a Fisciano.