I “recital per violoncello solo” compaiono sempre più frequentemente nelle stagioni concertistiche in quanto realizzano una delle esperienze più gratificanti sia per l’ascoltatore che per il violoncellista.
Nel nostro caso Filippo Tortia, che terrà il suo concerto venerdì 18 maggio all’Annunziata alle 21. Il recital del violoncellista torinese inizia con una delle sei Suite di Johann Sebastian Bach. Fu infatti proprio J.S. Bach, universalmente considerato uno dei più grandi geni nella storia della musica, a proporre le prime composizioni per violoncello solo.
La Suite n.4 BWV 1010 presenta un Preludio di vaste proporzioni, caratterizzato da una grandiosa inventiva strumentale: a una prima parte di regolare svolgimento metrico, vigorosamente accentata nel suo saltellare da una nota all’altra degli accordi spezzati in cui si articola, segue una serie di episodi caratterizzati dall’alternarsi di riprese dello spunto ritmico iniziale con vere e proprie cadenze virtuosistiche. Dopo Bach si passa, con forte contrasto direttamente ai compositori del Novecento storico, con Paul Hindemith (Suite op.25 n.3), Gaspar Cassadò (Suite), György Ligeti (Sonate). In conclusione, “Alone” del musicista palermitano contemporaneo Giovanni Sollima.