Il Concerto di Capodanno dell’Orchestra Filarmonica Campana compie nove anni: un traguardo che ci lusinga, perché rende merito ad un’idea che all’origine ci era sembrata soltanto una scommessa. Adesso è divenuto una bella realtà, attesa e premiata dall’attenzione e dall’affetto del pubblico che ogni anno hanno affollato le sale da concerto che lo hanno ospitato.
Quest’anno il concerto si terrà nella Basilica di S. Alfonso di Pagani giovedì 4 Gennaio 2018 alle ore 19.30 (ingresso libero) e sul podio ci sarà il direttore musicale Giulio Marazia che guiderà il complesso orchestrale al completo e il Coro Polifonico Alfonsiano diretto dal Maestro Paolo Saturno.
Ospite d’eccezione sarà il celebre compositore e pianista Stelvio Cipriani, autore della fortunata colonna sonora del film Anonimo Veneziano di Enrico Maria Salerno. Si parte con l’Ouverture del Coriolano, pubblicata nel 1808 come op. 62, fu composta da Beethoven al principio del 1807 per la tragedia omonima di Heinrich Joseph von Collin (1771 – 1811), poeta austriaco abbastanza celebre all’epoca e stimato da Goethe. Il ricorso alla drammatica tonalità beethoveniana di do minore non può non farci pensare alla Quinta Sinfonia, che il maestro di Bonn aveva già iniziato ad abbozzare nel 1804. Di questo capolavoro monumentale l’Ouverture condivide il forte pathos e i nettissimi contrasti. Seguono le note del celeberrimo valzer An der schönen blauen Donau (“Sul bel Danubio Blu”) op. 314, scritto da Johann Strauss (1825 – 1899), il membro più celebre di una famiglia di compositori dediti prevalentemente alla musica da ballo e all’operetta. Si ricordano inoltre il padre (anch’egli di nome Johann) e i fratelli minori Josef ed Eduard (con loro non era imparentato invece Richard Strauss); agli Strauss è oggi pressoché interamente dedicato il concerto di capodanno trasmesso in mondovisione dal Musikverein di Vienna. A seguire ascoltiamo la Danza ungherese n. 5 in Sol minore di Johannes Brahms. Seconda parte del programma dedicata alle composizioni sacre del romano Stelvio Cipriani (1937), di cui ascoltiamo due brani originali: A Maria nostra Madre e Preghiera per la pace. L’ultima parte del programma comprende alcune celebri canzoni dedicate al Natale. Di Cipriani ascoltiamo l’arrangiamento di White Christmas, scritta nel 1942 da Irving Berling. Quanno nascette Ninno è invece un antico canto in dialetto napoletano sulla nascita di Gesù, scritto nel 1754 da sant’Alfonso Maria de Liguori (1696-1787), vescovo e compositore di varie canzoni sia in italiano che in dialetto. Da questa musica, così suggestiva per il suo ritmo in sei ottavi dal carattere pastorale, deriva Tu scendi dalle stelle che ascolteremo nell’arrangiamento orchestrale del Maestro Stelvio Cipriani. Non può mancare Adeste fideles, antico inno in latino del quale non ci è noto l’autore; sappiamo invece che fu l’inglese John Francis Wade (1711 – 1786) colui che per primo lo trascrisse. Stille Nacht è un canto di Natale proveniente dalla piccola cittadina austriaca di Oberndorf bei Salzburg. Le parole appartengono al sacerdote Joseph Mohr, il quale il 24 dicembre del 1818 chiese all’organista Franz Xaver Gruber di musicarle per coro e chitarra in modo da poter eseguire il brano la sera stessa. Chiudono il concerto Gloria in excelsis Deo (o Les anges dans nos campagnes), canto natalizio francese di autore ignoto originario del diciottesimo secolo.