Andiamo spediti verso il Natale. Ieri è iniziato il nostro cammino con la prima Domenica d’Avvento, il nostro forte tempo cristiano, propedeutico alla festa. Sarà un Natale ingessato, misurato, un Natale all’insegna Coronavirus19, del DPCM Conte, dei divieti. La festa della venuta, della incarnazione di Cristo, sarà ricordata come il Natale della pandemia. L’epidemia diffusasi rapidamente attraverso vastissimi territori ancora ci obbliga a ristrettezze e privazioni. E’ previsto, con l’entrata in vigore della norma il 18/19 dicembre, una settimana prima del giorno di Natale, il divieto di spostamento fra regioni gialle e rosse. Con precisione la data sarà definita domani, poi inserita nel DPCM, a seguito di una intesa tra i Governatori delle regioni della penisola. Diversi i ricoverati e le vittime. A questi si aggiunge il disagio operativo delle strutture sanitarie. Il rischio di far risalire la curva epidemiologica, secondo gli scienziati del CTS, è elevato. In Campania, nelle ultime 24 ore,(forniti ieri), sono stati registrati 2022 casi positivi, fra questi 1861 risultano asintomatici e 161 presentano sintomi. I morti per Coronavirus sono 36 (11 deceduti nelle ultime 48 ore e 25 deceduti in precedenza ma registrati l’atro ieri). I guariti sono 1583. Francesco Vaia, Direttore dello Spallanzani, suggerisce che non bisogna sottovalutare la criticità del momento. E’ bene non fidarsi del nemico, così come abbiamo fatto in estate, assumendo comportamenti leggeri e inopportuni, irresponsabili. “Come a maggio, quando avvertivamo che non era il caso di abbandonarsi ad atteggiamenti di lassismo e invitavamo i giovani a non ascoltare i cattivi maestri e di fare attenzione alle riaperture e sopratutto alla fatidica data del 14 settembre (riapertura delle scuole e connessa problematica dei trasporti), oggi ribadiamo: non e’ il tempo del rilassamento”. Ai tanti italiani che hanno finora applicato con rigore e serenità le regole oggi dico: non fidiamoci del nemico. E’ in difficoltà, ma pronto a colpire i più fragili”. Guardiamo però oltre le limitazioni di questo Natale. Troviamo ragioni di speranza. A lanciare questo messaggio è stato Papa Francesco all’Angelus, nella prima Domenica di Avvento: “Il coraggio nasce dalla speranza.“La vita – ha affermato il Pontefice – è fatta di alti e bassi, di luci e ombre”. “Ognuno di noi sperimenta momenti di delusione, di insuccesso e di smarrimento”. Inoltre, la situazione che stiamo vivendo, segnata dalla pandemia, genera in molti preoccupazione, paura e sconforto; si corre il rischio di cadere nel pessimismo, il rischio di cadere in quella chiusura e nell’apatia. Come dobbiamo reagire di fronte a tutto ciò? Ce lo suggerisce il Salmo di oggi: ‘L’anima nostra attende il Signore: egli è nostro aiuto e nostro scudo. È in lui che gioisce il nostro cuore’. Cioè l’anima in attesa, un’attesa fiduciosa del Signore fa trovare conforto e coraggio nei momenti bui dell’esistenza. E da cosa nasce questo coraggio e questa scommessa fiduciosa? Da dove nasce? Nasce dalla speranza. E la speranza non delude, quella virtù che ci porta avanti guardando all’incontro con il Signore. Il Messaggio del Papa ci pone fiduciosi nella gioia cristiana. Apre il cuore a soluzioni. In tal senso tornano le parole del Commissario Ue all’Economia Paolo Gentiloni chiamato a rispondere alle domande di Lucia Annunziata a Mezz’ora in più su Rai Tre, intorno al vaccino anti-Covid. “Le prime dosi di vaccino, ha detto, prenotate dall’Unione europea, dovrebbero arrivare già a gennaio, e tutti i paesi le riceveranno contemporaneamente”. Ha poi aggiunto: “Abbiamo negoziato quasi 2 miliardi di dosi da 6 produttori: non solo per i cittadini europei ma anche perché l’Europa vuole essere il punto di riferimento per i Paesi più poveri e in difficoltà del mondo. È possibile che si comincino ad avere le prime dosi a gennaio, e i cittadini italiani devono sapere che arriveranno contemporaneamente a tutti i Paesi europei. Il negoziato è stato fatto per tutti dalla Commissione europea e questo garantisce parità di condizioni per tutti. Arriverà un milione di dosi? All’Italia ne toccano 135mila, x alla Bulgaria, y all’Olanda e così via”. Franco Locatelli, Presidente del Consiglio Superiore di Sanità, nella intervista rilasciata a “Il Fatto Quotidiano” tanto ha rilevato in relazione al vaccino: “C’è grande attesa per i vaccini, di cui uno sembrerebbe addirittura conferire immunità sterilizzante: cioè impedire il contagio. Per fine gennaio in Italia, incrociando le dita, rispetto alle approvazioni di Fda ed Ema, inizieremo la campagna d’immunizzazione con il vaccino di Pfizer”. Il Covid deprimerà il Natale anche dal punto di vista economico con un calo significativo dei consumi rispetto al 2019. Saranno molto meno i soldi della tredicesima spesi per gli acquisti. Taglieremo i nostri brindisi, ma passerà. Tutto passerà con la novità della campagna di vaccinazione prefigurata dai politici e dagli scienziati. Ci troveremo nel compimento delle parole dettate dal Santo Padre: la speranza non deluderà!
Emilio La Greca Romano