Il Funzionario designatodal Comune di Eboli per la gestione dell’imposta INFORMA
che devono essere presentate le dichiarazioni di variazione agli effetti dell’imposta municipale propria per le variazioni intervenute nell’anno 2013, entro il 30 giugno 2014;
che deve essere effettuato il versamento dell’acconto nella misura del 50% dell’imposta dovuta per l’intero anno entro il 16 giugno 2014.
L’imposta che grava sui fabbricati, sulle aree fabbricabili e sui terreni agricoli è a carico del proprietario o del titolare del diritto di usufrutto, uso o abitazione, enfiteusi e superficie, nonché, sugli immobili concessi in locazione finanziaria, l’imposta è a carico del locatario, per l’anno solare in rapporto alla quota di possesso o di diritto.
Esenzioni dall’IMU
Ai sensi della Legge 27 dicembre 2013 n° 147 (legge di stabilità 2014), l’IMU non si applica al possesso dell’abitazione principale e relative pertinenze, ad eccezione di quelle classificate nelle categorie catastali A/1 (abitazioni di tipo signorile), A/8 (abitazioni in ville) e A/9 (castelli e palazzi di eminenti pregi artistici o storici), alle quali continua ad applicarsi l’aliquota deliberata per abitazione principale e la detrazione di € 200,00 rapportati al periodo dell’anno durante il quale si protrae tale destinazione.
Si applica la stessa detrazione anche agli alloggi regolarmente assegnati dagli Istituti autonomi per le case popolari (IACP) o dagli enti di edilizia residenziale pubblica, comunque denominati, aventi le stesse finalità degli IACP, istituiti in attuazione dell’articolo 93 del D.P.R. n° 616/1977.
Per abitazione principale si intende l’immobile, iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, nella quale il possessore e il suo nucleo familiare dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente. Per pertinenze dell’abitazione principale si intendono esclusivamente quelle classificate nelle categoria catastali C/2, C/6, e C/7, considerando solo una pertinenza per categoria.
Si considera assimilata all’abitazione principale, e quindi esente dall’imposta, l’immobile posseduto (a titolo di proprietà o usufrutto) da anziani o disabili che acquisiscono la residenza in istituti di ricovero o sanitari a seguito di ricovero permanente, nonché l’immobile posseduto (a titolo di proprietà o usufrutto) dai cittadini italiani non residenti nel territorio dello Stato; in entrambi i casi l’abitazione non deve essere locata.
Inoltre, l’IMU non si applica alle seguenti tipologie di immobili:
– unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa, adibite ad abitazione principale e relative pertinenze dei soci assegnatari;
– ai fabbricati di civile abitazione destinati ad alloggi sociali come definiti dal decreto del Ministero delle Infrastrutture 22 aprile 2008;
– alla casa coniugale assegnata al coniuge, a seguito di provvedimento di separazione legale, annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio;
– all’unico immobile, iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, posseduto e non locato dal personale in servizio permanente appartenente alle Forze armate e alle Forze di polizia ad ordinamento militare e da quello dipendente delle Forze di polizia ad ordinamento civile, nonché dal personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e, fatto salvo quanto previsto dall’articolo 28 comma 1 del d.lgs. 139/2000, dal personale appartenente alla carriera prefettizia.
Dall’anno 2014 sono anche esentati dall’imposta sia i fabbricati rurali ad uso strumentale, sia i fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita, fintanto che permanga tale destinazione e non siano in ogni caso locati.
DICHIARAZIONI
I soggetti passivi devono presentare la dichiarazione entro il 30 giugno dell’anno successivo a quello in cui il possesso degli immobili ha avuto inizio o sono intervenute variazioni rilevanti ai fini della determinazione dell’imposta, utilizzando il modello approvato con il decreto di cui all’articolo 9, comma 6, del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23. La dichiarazione ha effetto anche per gli anni successivi sempre che non si verifichino modificazioni dei dati ed elementi dichiarati cui consegua un diverso ammontare dell’imposta dovuta. Con il citato decreto, sono, altresì, disciplinati i casi in cui deve essere presentata la dichiarazione. Non vi è l’obbligo di effettuare la dichiarazione IMU quando gli elementi rilevanti ai fini dell’imposta comunale sugli immobili dipendono da atti per i quali sono applicabili le procedure telematiche previste dal D. Lgs. 463/97, relativo alla disciplina del modello unico informatico dei notai (MUI). L’obbligo di presentazione della dichiarazione rimane invariato per i contribuenti che intendono far valere diritti a riduzione dell’imposta (abitazione principale, fabbricati inagibili o inabitabili) e per quei contribuenti che hanno effettuato variazioni sugli immobili (ultimazione di fabbricati, modifiche strutturali, cambio di destinazione d’uso, ecc.).
MISURA DELL’IMPOSTA
Per i fabbricati il valore imponibile sul quale calcolare l’imposta dovuta si ottiene rivalutando del 5% la rendita catastale dell’immobile e moltiplicando per:
– 160 per i fabbricati classificati nel gruppo catastale A e nelle categorie catastali C/2, C/6 e C/7, con esclusione della categoria catastale A/10;
– 140 per i fabbricati classificati nel gruppo catastale B e nelle categorie catastali C/3, C/4 e C/5;
– 80 per i fabbricati classificati nelle categorie catastali A/10 e D/5;
– 65 per i fabbricati classificati nel gruppo catastale D, ad eccezione dei D/5;
– 55 per i fabbricati classificati nella categoria catastale C/1.
Per i terreni il valore imponibile sul quale calcolare l’imposta dovuta si ottiene rivalutando del 25% il reddito dominicale risultante in catasto e moltiplicando per 135, ridotto a 75 per i terreni posseduti da coltivatori diretti o da imprenditori agricoli professionali, iscritti nella previdenza agricola, purché dai medesimi condotti. Tali terreni sono soggetti all’imposta limitatamente alla parte di valore eccedente euro 6.000 e con le seguenti riduzioni:
• del 70 per cento dell’imposta gravante sulla parte di valore eccedente i predetti euro 6.000 e fino a euro 15.500;
• del 50 per cento dell’imposta gravante sulla parte di valore eccedente euro 15.500 e fino a euro 25.500;
• del 25 per cento dell’imposta gravante sulla parte di valore eccedente euro 25.500 e fino a euro 32.000″.
Per le aree edificabili il valore imponibile è quello venale in comune commercio.
LE ALIQUOTE E DETRAZIONI SU CUI CALCOLORE L’ACCONTO DEL 50% SONO:
1,06 per cento aliquota di base dell’imposta municipale propria (IMU);
0,60 per cento per le abitazioni principali e relative pertinenze (solo se classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9);
0,50 per cento per i fabbricati di nuova costruzione accatastati nel gruppo catastale diverso da “D”, utilizzati direttamente dal soggetto passivo d’imposta, per lo svolgimento di un’attività produttiva (commerciale, industriale, agricola, professionale, artigianale);
0,76 per cento per i fabbricati di nuova costruzione accatastati nel gruppo catastale “D”, utilizzati direttamente dal soggetto passivo d’imposta, per lo svolgimento di un’attività produttiva (commerciale, industriale, agricola, professionale, artigianale);
MODALITA’ DI VERSAMENTO DELL’IMPOSTA
L’imposta dovuta in acconto, dovrà essere versata con Modello F24 indicando il Codice Catastale del Comune (D390) ed utilizzando gli apposti codici tributo istituiti dall’Agenzia delle Entrate con risoluzione 35/E del 12 aprile 2012. 53/E del 5/06/2012 e 33/E del 21/05/2013,
Per ulteriori informazioni e/o dettagli i contribuenti possono consultare il sito internet www.comune.eboli.sa.it, nella sezione Tributi.
L’ufficio del Servizio IMU (tel. 0828.328.259-129) rimane a disposizione per chiarimenti e dubbi normativi, ed è aperto al pubblico nei seguenti orari: dal 03 al 16 GIUGNO 2014 dal Lunedì al Venerdì dalle ore 09.00 alle ore 13.00; Martedì e Giovedì pomeriggio dalle ore 15.30 alle ore 17.30