La prima partita della Salernitana che ha visto il dottor Antonio Sanges, noto dottore commercialista salernitano, famoso schermidore, ( ha conquistato, nel 1988, la semifinale della Coppa del Mondo di scherma), è stata “Salernitana – Del Duca Ascoli Piceno” del Campionato di Serie C 1965 – 66:” Finì 1 -1 con un gol di Giampaolo Cominato che era il mio idolo. Correva con i calzettoni abbassati, un po’ come Sivori. Quando segnò ci fu un boato. Ricordo l’esultanza dell’allenatore, Tom Rosati. Da allora m’innamorai della Salernitana. Fu un anno importante perché andammo in Serie B con il Presidente Gagliardi. Avevo nove anni e andai allo Stadio Vestuti, in tribuna, quando i ragazzini non pagavano se accompagnati da un adulto, insieme a mio zio e a un mio amico che frequentava con me la Scuola Vicinanza. Si chiamava Ernesto Scaleia, figlio di un mitico tifoso della Salernitana che faceva il ferroviere e tutti chiamavano “baffone”. Seguiva le partite dalla tribuna, ma non riuscendo a stare seduto, guardava la partita spostandosi da sinistra a destra, sui gradoni in prossimità della recinzione. Quando un arbitro sbagliava gli lanciava una scarpa contro”. Quando la Salernitana giocava in trasferta Sanges e i suoi amici, come tanti altri tifosi, per avere notizie sul risultato della partita, andava sotto la sede de “Il Mattino”, di Corso Vittorio Emanuele:” Non c’erano i telefonini e la Rai ,nella trasmissione “Tutto il calcio minuto per minuto”, dava solo i risultati della Serie A. Ricordo che i giornalisti del quotidiano salernitano: Gino Liguori e Onorato Volzone, si affacciavano e ci davano il risultato. All’epoca su Corso Vittorio Emanuele transitavano ancora le auto e noi, mentre aspettavamo, andavamo a comprare le “Caramelle Veneziane” alla bancarella davanti al negozio della “Singer. Era un’altra Salerno”. Sanges ha ricordato anche la partita di Serie C del campionato 1975-76 “ Salernitana-Reggina”:” Era il giorno di San Matteo. Finì 2-1 per noi. Segnarono Stevan e Marchi”. Nel 1977, con degli amici, Sanges, costituì un Club dedicato alla Salernitana:” Si chiamava “ Panthers Granata 77”. Insieme a me c’erano il mitico Enrico Fasano, Ernesto Scaleia ed altri ragazzi che con noi frequentavano la “comitiva” del “Bar Nazionale” su Via Lungomare. Facemmo la prima colletta per comprare lo striscione e creammo un nostro “brand”: era il personaggio della Pantera Rosa vestito da giocatore di football americano con la maglietta della Salernitana”. Il dottor Sanges ha ricordato che alla fine degli anni ’70, molti suoi amici giocavano nella Salernitana:” Egidio Sironi, Mimmo Gentile, Fulvio De Maio, Matteo Santucci, Antonio Ragone, Roberto Chiancone, Vincenzo Leccese, e poi Marco Pecoraro. Con alcuni di loro avevo cominciato a giocare a pallone ai Salesiani anche se io non ero tanto bravo. A volte giocavo in porta. Smisi di giocare al calcio e mi dedicai alla scherma. Nel 1968 m’iscrissi alla “Nedo Nadi” di Piazza Casalbore. Con questi amici ci incontravamo la sera al “Bar Nazionale”. Molti di loro si sono affermati calcisticamente fuori Salerno perché come si dice: ” Nemo propheta in patria”. Con alcuni di loro sono rimasto in buoni rapporti. Con Sironi, De Maio e Pecoraro ci incontriamo spesso. Anche con Mimmo Gentile ci incontriamo quando viene a Salerno, da Bergamo”. Sanges ha ricordato l’esordio di Walter Zenga nella Salernitana: ” Nella partita Salernitana – Pisa che perdemmo 2 a 1”, e che nel campionato 1981 – 82 nella Salernitana giocavano Maurizio Di Fruscia e Angelo Del Favero. Sanges, con emozione, ha mostrato tutti i biglietti di quando andava a vedere le partite della Salernitana in Serie A:” Non mi feci l’abbonamento e per tutto il campionato 1998 – 99 comprai i biglietti che custodisco gelosamente. Ogni tanto li faccio vedere a mio figlio Carlo, anche lui grande tifoso della Salernitana, o agli amici”. Girandoli uno ad uno sulla scrivania, Sanges ha ricordato tutte le partite che la Salernitana disputò in quel campionato:” La prima partita fu Roma – Salernitana giocata all’Olimpico il 12 settembre 1998 . Perdemmo 3 a 1. Per noi segnò il primo gol Song. Poi segnarono due gol Paulo Sergio e uno Totti. Però ci divertimmo. Ricordo che pioveva molto e l’autostrada era piena di auto granata che andavano a Roma”. Il ricordo più bello di quel campionato, per Sanges, fu Salernitana – Milan:” Sono sempre stato un tifoso del Milan e la prima partita di Serie A la disputammo proprio con questa squadra. Perdemmo 2 a 1. Per noi segnò Roberto Breda. Fu una grande emozione vedere da vicino i giocatori del Milan”. Sanges ha anche ricordato di aver fatto la fila all’ufficio postale per comprare la cartolina della Salernitana con l’annullo filatelico dedicato alla Serie A e ricordato il Direttore Sportivo della Salernitana, Carmine Longo, che portò a Salerno, nel 74 – 75, il mitico Vitulano. Sanges ha raccontato di aver sempre stimato il Presidente Aniello Aliberti:” E’ una persona che ha dato tanto al calcio salernitano” e ricordato il momento più brutto per la Salernitana:” Il 5 giugno del 2005 quando la Salernitana disputò l’ultima partita del campionato di Serie B. Vincemmo 2 a 1 con l’Ascoli e poi purtroppo, per motivi economico finanziari, a luglio, fummo messi fuori e il 9 agosto la Salernitana non fu ammessa al campionato”. Amareggiato Sanges ha ricordato il grande dispiacere della tifoseria salernitana:” Che è una delle tifoserie migliori d’Italia. Una delle più competenti”. Il dottor Sanges, dirigente del” Club Scherma Salerno” e Presidente della “ Polisportiva Salernitana Sporting”, sta scrivendo un “libro documento” sulla “storia aziendale” della Salernitana intitolato: ”Salernitana: la maglia, il brand, i tifosi” che dovrebbe uscire a breve:” Mi sono divertito a scriverlo. Ho raccontato l’attaccamento ai colori sociali e alla maglia della Salernitana; il brand, che è il mitico cavalluccio tornato sulla maglia dei giocatori, e i tifosi che sono un patrimonio della Salernitana, sono il terzo socio della squadra. Bisogna sottolineare che dalla rinascita del calcio a Salerno (2011) ai giorni nostri, i tifosi di fede granata hanno svolto un “ruolo principale” nel motivare la crescita aziendale della società gestita dagli imprenditori Lotito e Mezzaroma”. Nel libro Sanges ha inserito anche i bilanci della Salernitana, che lui ha curato, e le statistiche delle presenze dei tifosi allo stadio:” Il picco massimo di tifosi presenti allo stadio è stato quello di Salernitana – Juventus del 2 Maggio del 1999 con 36.481 spettatori. Oggi siamo ad una presenza di circa 8000 spettatori”. Sanges ha lanciato un messaggio ai tifosi:” Facciamo crescere la società, con prudenza. Sicuramente ci prenderemo le nostre soddisfazioni”.
Aniello Palumbo