Avere un impiego non sempre significa indipendenza economica, anzi: oggi più che mai i giovani sono alle prese con un mondo del lavoro che non permette loro di spiccare definitivamente il volo verso l’età adulta, professionalmente parlando. Secondo i dati Istat, infatti, circa un terzo dei ragazzi tra i 18 e i 34 anni che vivono a casa con i genitori possiede un lavoro: una situazione apparentemente contrastante, che non è neanche distribuita in maniera totalmente uniforme sul territorio nazionale.
Al Nord infatti vi è una percentuale più alta di giovani che vivono ancora a casa con mamma e papà e hanno un impiego, rispetto di quanto si registra al Sud. Tutto questo è dovuto ad un tasso di disoccupazione più alto nel Meridione, ma in generale questa situazione paradossale è presente nell’intero Stivale ed è dovuta principalmente al fatto che i lavori a portata dei giovani spesso non assicurano guadagni tali da poter lasciare il nido.
I giovani e l’acquisto della prima casa
Questa difficoltà dei millennials, cioè i nati tra il 1980 e il 1998, a trovare un lavoro stabile ed economicamente soddisfacente impedisce spesso loro anche di riuscire ad acquistare una casa.
Lavoro instabile poi vuol dire anche difficoltà nel ricevere un mutuo, con la complessità delle procedure per richiederlo che non aiuta: fortunatamente, esistono pagine come quella di Younited Credit in cui si possono trovare tutte le informazioni utili per fare una richiesta per un prestito immediato online. In generale, comunque, il fatto che molti giovani siano assunti con contratti non a tempo indeterminato rende le banche meno disposte ad erogare mutui senza garanzie, o comunque comporta spesso tassi di interesse non favorevoli e tra i quali è difficile orientarsi.
La carenza di liquidità quindi è alla base di mancati investimenti, ma anche di altri fattori come la tendenza a mettere su famiglia più avanti negli anni rispetto alle generazioni precedenti, che sposta in là anche il pensiero di comprare un’abitazione; un cambio di mentalità sulle priorità di investimento dei propri soldi; la maggior flessibilità e mobilità che molte modalità lavorative odierne comportano; i trasferimenti all’estero o anche all’interno del territorio nazionale, spostamenti questi ultimi che però spesso comportano un affitto piuttosto che l’acquisto di una casa.
Come scegliere casa
Considerate quindi le premesse, saper individuare la casa più adatta all’acquisto diventa particolarmente importante: non si può sbagliare ed è meglio evitare alcuni errori grossolani. Prima di tutto, bisogna fare bene i conti: al prezzo dell’immobile vanno aggiunte Iva, imposta di registro, imposte catastali, spese condominiali e legate al mutuo.
A proposito di finanziamento, uno sbaglio da non fare è quello di accollarsi mutui con scadenze oltre i 20 anni per assicurarsi cifre che non ci si può permettere, così come quello di chiedere garanzie a genitori, amici o parenti: in generale, l’acquisto di una casa è un passo da fare quando si hanno le spalle abbastanza robuste per farcela da soli e in tempi ragionevoli.