Il danno è stato fatto ma, per ora, non è troppo tardi. Per questo motivo il Codacons, attraverso l’avvocato Marchetti in sinergia con l’avvocato Ursini, ha dato seguito all’atto di significazione e diffida del 27 luglio e all’ulteriore esposto del primo agosto scorsi.
La storia sarà ancora vivida nella memoria: lo scorso mese veniva gravemente sfregiata la zona prospiciente la spiaggia di Pozzillo, a San Marco di Castellabate, nel tentativo di realizzare un parcheggio in terra battuta attraverso il diserbo e lo spianamento dell’area in parola.
Il tentativo di riqualificazione è stato subito notato dai residenti che ne hanno denunciato l’abuso. Prontamente il Codacons è intervenuto nella faccenda, nel pieno dello spirito del suo statuto: «Non staremo a guardare mentre il territorio è svilito dall’azione degradante di chi ne dispone senza rispetto per la comunità, nonostante il silenzio connivente dell’amministrazione.» spiega alla stampa l’avvocato Marchetti, già vicesegretario nazionale della nota associazione, che continua la lotta di quella comunità e dell’Italia dabbene opponendosi alla richiesta di concessione demaniale presentata sul finire dello scorso luglio.
«L’area sulla quale è stata presentata la richiesta di concessione demaniale per l’accesso al mare – si legge nell’istanza firmata dai due avvocati – è già sottoposta a sequestro penale [preventivo, ndr] ex art.321 c.p.p. Peraltro, sulla medesima area, insiste un ordine di demolizione e di ripristino dello stato dei luoghi con contestuale sospensione dei lavori, disposto» dalla letargica e distratta amministrazione di Castellabate.
«Le conseguenze ambientali di questi lavori di spianamento e riqualificazioni sono già note e devastanti – conclude il vice segretario nazionale Codacons – ma possiamo ancora evitare il peggio. Soprattutto daremo una lezione di civiltà ai nostri figli e alla collettività, nonostante le distratte connivenze dell’amministrazione: il coraggio dei cittadini che hanno denunciato ci sprona ad essere sentinelle del nostro territorio. Segnalate al Codacons i vostri disagi e ricordate: non ingoiate il rospo!».