Si è conclusa la 4^ edizione del Labora, la manifestazione socio culturale nata nel 2013 grazie all’Associazione di Promozione Sociale Mariarosa di Battipaglia presieduta da Giorgia Del Basso. Un connubio di laboratori gratuiti, concerti e spettacoli teatrali.
A rendere magica la Villa Comunale di Via Domodossola sono un gruppo di ragazzi che, con il loro impegno, vogliono mantenere sempre viva la curiosità, la voglia di lasciarsi stupire ed essere parte del destino di tutti quelli che incontrano. Centinaia di bambini, ragazzi, ma anche adulti si sono dati appuntamento dal 7 all’11 settembre per apprendere conoscenze e curiosità in diversi ambiti.
Denominatore comune è il divertimento, l’entusiasmo e la condivisione. Alcuni giovani partecipanti all’iniziativa battipagliese affermano: << il Labora è un’esperienza unica ed entusiasmante ed offre la possibilità, a chi vuole insegnare e a chi vuole apprendere, di avere uno spazio condiviso e gratuito. Conoscenze di tutti i livelli, da quelle estremamente pratiche a quelle totalmente teoriche diventano per noi opportunità di interscambio finalizzato al miglioramento reciproco. Abbiamo vissuto giorni intensi e spensierati che ci hanno dato la possibilità di metterci in gioco, aprirci alle novità e socializzare, senza alcun tipo di distinzione o timidezza>>.
Ma il Labora non è solo laboratori. In questo fantastico panorama culturale non possono mancare gli eventi artistici, musicali e teatrali. Venerdì, prima serata di musica, ha visto esibirsi gli artisti di strada: Tiziana Savarese, Recital chitarristico; Pajaro, mangiatori di loto spettacolo con il fuoco; Luispak, Estemporanea Street Artisti; Murga Los Espantapajaros; Yuri Lessoni, Clown e bolle di sapone; Salerno Academy of Madness, giocoleria ed illusionismo; Gold Lady, mimo acrobatico. Sabato 10 settembre Tartaglia Aneuro – Pepp-o in concerto.
Domenica 11 settembre, serata di chiusura, spettacolo teatrale della Compagnia del Bianconiglio “La cura” scritto e diretto da Francesco Amendola. Gli organizzatori affermano che il Labora è “un sogno in cui credere”. Un sogno che da 4 anni è condiviso con tante persone e tutti sperano che da questo sogno nessuno si risvegli.