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dall’Avv. Antonio Cammarota, Consigliere Comunale e Provinciale, riceviamo e pubblichiamo.
Il contenuto del bando di dismissione di Centrale del Latte tradisce la lettera e lo spirito della delibera di delega del Consiglio Comunale, una delibera per la quale io espressi il mio voto contrario dopo che il mio emendamento dimostrò in linea di diritto che la vendita non era obbligatoria, come invece si era fatto credere.
Ora, nel bando si privilegia l’offerta economica rispetto al progetto di sviluppo, e nulla si impone sul divieto di delocalizzazione, così di fatto eludendo i limiti, per quanto generici, della delega; che impose, e soltanto, il rilievo del piano industriale e il mantenimento dei livelli occupazionali, ovviamente in loco, e quindi privilegiandone rispetto all’offerta economica, che altrimenti sarebbe stata indicata come prevalente.
Né può sottacersi la disapprovazione della comunità salernitana, con campagne di sensibilizzazione come le oltre mille firme raccolte dall’associazione La Nostra Libertà, perché l’azienda è in attivo ed è un bene di tutti, della nostra economia, della nostra tradizione, della nostra identità, e che pertanto impone rispetto.
In una lettera al Sindaco di Salerno, chiederò che si ponga subito rimedio, rispettando la volontà popolare e la logica delle cose, e si ritiri il bando; in subordine lo si modifichi, affermando la prevalenza del piano industriale rispetto all’offerta economica, l’obbligo di non delocalizzazione e così il mantenimento dei livelli occupazionali, e quindi preservando l’immagine del marchio e la produzione dai nostri allevatori, mantenendo quote di minoranza in mano pubblica, e aprendo a ipotesi di interesse pubblico come quello manifestato da Carisal; e indicando sin d’ora la destinazione di scopo delle somme che verranno incassate, da impiegare per la tutela dei prodotti tipici salernitani e delle nostre aziende, e per il lavoro dei nostri giovani.
Avv. Antonio Cammarota
Consigliere Provinciale Consigliere Comunale città di Salerno