Si è tenuta questa mattina 2 luglio 2019 a Sanza la celebrazione del 162° anniversario della morte di Carlo Pisacane, caduto in una rivolta popolare durante la Spedizione di Sapri del 1857, per mano del vice capo urbano Sabino Laveglia.
La giornata è iniziata con la deposizione da parte del Cav. N. H. Attilio De Lisa (Padre di Rocco e Vincenzo originario di San Rufo della Diocesi di Teggiano-Policastro col Vescovo di riferimento Mons. Antonio De Luca) di una corona di alloro al cippo in onore di Pisacane in contrada Salemme,sulle note del trombettiere Giuseppe Fiscina di Caselle in Pittari. Quindi tra i presenti (ricordando dopo aver partecipato e vista la presenza del Sottoscritto qualche giorno fa anche a Padula per lo svelamento avvenuto in piazza largo 1° luglio di un busto per ricordare Carlo Pisacane con la presenza sia del pronipote Ernesto Maria Pisacane che delle autorità locali e testimonianze tramandate di generazioni familiari in contatto col Patriota) anche Attilio De Lisa attuale Cavaliere Ordine al Merito della Repubblica Italiana + Cav. Uff. Presidente sezione di Sanza Federazione di Salerno Associazione Nazionale Combattenti e Reduci, Parroco don Giuseppe Spinelli per la preghiera,Francesco Loguercio ex Sindaco,lo storico Felice Fusco,il vicesindaco Toni Lettieri,il consigliere Antonio Citera,il socio tesserato ANCR capo dei vigili urbani Vincenzo Manduca e il Presidente della Associazione SApieNZA Pasquale Citera.
Assenti per impegno sia il Sindaco socio tesserato ANCR dottor Vittorio Esposito e Maresciallo Antonio Russo dell’Arma Stazione dei Carabinieri locale appartenente alla Compagnia di Sapri che Vittorio Russo l’ex Procuratore capo della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lagonegro. Il vicesindaco nel suo discorso ha esposto che stiamo avvertendo un ritorno alla lettura distorta della Spedizione di Pisacane e per noi è un martire. La sua spedizione va valorizzata e studiata nelle scuole per innestare una coscienza europea ed italiana. Si è parlato poi della diatriba avvenuta durante il convegno “Sanza, la sentinella del sud” tra i neo borbonici, l’Amministrazione comunale e altri studiosi. E’ giusto che noi sanzesi ricordiamo Pisacane. Il revisionismo proposto dei neo borbonici si avvicina al negazionismo di cui ha definito e dichiarato ottuso dal Prof. Felice Fusco. Circa 80 seguaci di Pisacane arrivarono a Sanza e si scontrarono con le guardie urbane, non con il popolo che stava onorando la Madonna delle Grazie. Non fu il clero ad aizzare il popolo, sebbene si diffuse questa voce probabilmente per pretendere una retribuzione da partedei Borbone. Questo cippo fu inaugurato nel 1904 alla presenza di un nipote di Pisacane. Per la serata è prevista una manifestazione teatrale dal titolo “Ballata di Pisacane” a partire dalle ore 20.30 nella villa comunale in via San Vito, sulle note di Pino Pinto e i testi fi Annamaria Gallo con la presenza come già annunciato di Franco Picarone Consigliere Regione Campania. Inoltre il Cav. N. H. Attilio De Lisa ricorda che dai tempi di chi lo ha delegato e quindi del suo predecessore defunto Prof. Peppino Laveglia promotore allora della sede in comune sia sezione simpatizzanti combattenti dove è presente da 27 anni la Bandiera Tricolore Italiana ANCR che del circolo dell’anziano attualmente Centro Sociale Anziani,ha sempre onorato sia la memoria dei suoi Eroi Caduti in Guerra al momuneto in piazza XXIV maggio che di Carlo Pisacane Patriota in contrada Salemme.
Infine un caloroso saluto all’Amministrazione e Consiglio Comunale + da cattolico cristiano praticante la vicinanza alla Parola del Signore Gesù (Via,Vita e Verità) e della Madre Chiesa Cattolica oltre la stima alla Politica Italiana,alla Giustizia e alle Forze Armate.