L’operazione salvaggio è andata in porto: sarà Domenico Campitiello, patron della Jomi, il nuovo presidente biancoblù.
Reduce dall’esperienza di Taranto, con alti e bassi, Campitiello proverà a rilancare la Cavese dopo anni difficili. Il sogno è quella di riportare sulla panchina metelliana Salvatore Campilongo che però chiede garanzie e progetti ambiziosi.
Tra i papabili anche Michele Cazzarò, reduce proprio dall’esperienza a Taranto, e Luca Fusco, nel caso la società volesse affidarsi ad un allenatore giovane.
In ogni caso l’idea è quella di puntare su un tecnico in grado di lavorare sia con un gruppo di giovani che con elementi esperti. Tutto dipenderà anche dall’uomo mercato.
Tra i papabili Vito Giordano mentre il rapporto con Francesco Montervino sembra si sia incrinato sul finire del campionato.
Negli anni ‘90 a seguito dell’intuizione imprenditoriale dei due fratelli Domenico e Francesco Campitiello, avvalorata da numerosi studi di settore, nasce l’idea di affrontare il mercato dei salumi con un approccio orientato alla continua innovazione tecnologica.
L’idea si rivela presto vincente permettendo all’azienda di svilupparsi in modo esponenziale.
Ciò viene supportato da investimenti rivolti a determinare una crescita continua e strategica con piani di sviluppo mirati che consentono di acquisire delle posizioni di rilievo nel mercato.
La grande passione per il calcio ha portato la famiglia Campitiello prima a sponsorizzare la Paganese, poi ad acquisire il Taranto ed ora la Cavese con il quale tornano ad investire nel calcio campano.