Il consiglio comunale di Castel San Lorenzo ha approvato il nuovo regolamento comunale per l’applicazione della Tasi, il tributo per i servizi indivisibili, che risulta composto da 14 articoli.
Il regolamento è stato approvato con il solo voto contrario del capogruppo del gruppo consiliare Nuove Idee in Movimento, l’avvocato Giuseppe Scorza, il quale contesta l’articolo 10 della stessa normativa: secondo il punto in questione, infatti, il Comune “ai fini della verifica del corretto assolvimento degli obblighi tributari, può inviare questionari al contribuente, richiedere dati e notizie a uffici pubblici ovvero a enti di gestione di servizi pubblici, in esenzione da spese e diritti, e disporre l’accesso ai locali ed aree assoggettabili a tributo, mediante personale debitamente autorizzato e con preavviso di almeno sette giorni”.
Per l’avvocato Scorza, questo articolo “dimostra l’adesione degli amministratori di maggioranza alle ragioni dell’impresa incaricata”.
È chiaro il riferimento alla Soget, la società incaricata dal Comune per la riscossione coattiva al posto di Equitalia, che in questo periodo sta compiendo dei controlli finalizzati a far emergere un’eventuale evasione fiscale, oppure a stabilire che ci sia una rispondenza tra la superficie dichiarata relativa ad un immobile e quella effettiva.
Il sindaco Gennaro Capo nel corso della seduta ha chiarito che, affidando ad una società esterna l’attività di accertamento, il comune ha voluto semplicemente garantire equità fiscale a tutti i cittadini.
Perché l’esigenza di affidare ad una società il servizio di riscossione coattiva ed eventuali accertamenti?
“Premetto che chi ha sempre pagato non incorre in alcun problema e che vi è un non riscosso per diverse centinaia di migliaia di euro. Ribadisco quanto già dichiarato durante il consiglio comunale: questo è un modo per far pagare meno e far pagare a tutti. Ritengo che tutti i cittadini devono contribuire in modo equo alle necessità della comunità. Far pagare a tutti è proprio il modo per garantire coloro che hanno sempre pagato le tasse; pagare le proprie spettanze è un modo di rispettare i propri concittadini perché se non qualcuno non paga la propria quota, questa si aggiungerà alla quota di chi paga regolarmente la propria”.
Ad ogni modo, pur tra le consuete polemiche, il regolamento entra in vigore.
Nella stessa seduta consiliare, con delibera a parte, si sono stabilite anche le tariffe della TASI: per l’abitazione principale l’aliquota è del 2,20 per mille; per i fabbricati di categoria D e per le aree fabbricabili è pari all’1,50 per mille, mentre per gli immobili rurali strumentali è dell’1,0 per mille. È prevista anche una riduzione di 100 euro sulle abitazioni principali e relative pertinenze: su questo punto vi è stata l’astensione del gruppo consiliare “Nuove idee in movimento”.
L’Amministrazione comunale ha in animo di venire incontro ai contribuenti che hanno disagio economico con delle misure che prevedono l’esenzione dei tributi comunali con l’assegnazione tramite volontariato ai servizi comunali.
Tra l’altro questa idea trova fondamento nel cosiddetto “fai da te fiscale”, una proposta contenuta nel decreto Sblocca Italia che prevede la possibilità per i cittadini che a causa della crisi o di problemi economici non riescono a pagare i tributi, di rinunciare ad alcuni servizi dell’ente locale, accettando di svolgerli in prima persona in cambio dell’esenzione totale o parziale delle tasse.
Sindaco, come nasce questa idea?
“L’idea nasce dalla volontà di dare risposte ai contribuenti che non riescono a far fronte alle tante necessità e quindi al pagamento dei tributi. Questo è stato per me sempre motivo di forte preoccupazione. E’ un’idea, questa, che stiamo valutando insieme al Segretario Comunale, per trovare una soluzione alla difficoltà contributiva dovuta al disagio economico che vivono tante famiglie. Mi conforta sapere che anche il Governo sta percorrendo una strada simile per far fronte al disagio economico. Questo sicuramente renderà più agevole la stesura del regolamento che stiamo implementando”.
Una idea, quindi, che potrebbe essere una soluzione all’evasione, ma anche alla gestione di piccoli interventi che a causa dei tagli dei trasferimenti statali stanno diventando difficili.
Nella stessa seduta è stato approvato il regolamento per la disciplina della tassa sui rifiuti, composto da 28 articoli, che ha raccolto anche in questo caso il voto contrario del consigliere Scorza.