Cassandra: il Consorzio ASI non è un fortino.

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pres.cassandraIn merito alle dichiarazioni rilanciate agli organi di informazione dal consigliere provinciale del Pd Domenico Volpe, il presidente del Consorzio Asi-Salerno, avv. Gianluigi Cassandra, precisa che “il 27 gennaio 2016 il sottoscritto ha inviato una lettera alla Provincia di Salerno, ai sindaci di Salerno, Cava de’ Tirreni e Mercato San Severino, nonchè ai commissari prefettizi dei Comuni di Battipaglia e Fisciano, con la quale comunicava la sua assenza dalla Conferenza di Servizi relativa alla variante del Piano Regolatore Consortile in quanto quest’ultima si era già conclusa all’unanimità il 28 agosto 2015 e le norme tecniche approvate all’unanimità erano state trasmesse al Consorzio il 10 novembre 2015. Pertanto – ricorda il presidente Cassandra – in virtù dell’articolo 8.comma 5 Legge Regionale Campania 19/13, il piano del Consorzio doveva essere già stato trasmesso dalla Provincia, in qualità di ente che ha attivato la Conferenza di Servizi, alla Giunta regionale della Campania per i conseguenti obblighi di legge. Tuttavia comunicava che il Consiglio generale del Consorzio Asi, il 26 gennaio 2016, all’ unanimità dei presenti, ha preso atto favorevolmente delle norme tecniche approvate. Per questo motivo ho invitato ancora una volta la Provincia ad inviare senza ulteriori indugi tutta la documentazione presso la Giunta regionale di Palazzo Santa Lucia”.

Infine, rispetto alle critiche politiche rivolte sempre dal consigliere Volpe, il presidente Cassandra ritiene che “gli Enti non possono essere ostaggio del vecchio modo di fare politica. E che il Consorzio Asi Salerno non è affatto un “fortino”, ma un Ente Pubblico Economico, i cui organi amministrativi hanno durata di anni 5 e sono insensibili agli avvicendamenti politici, perché devono garantire l’efficace perseguimento degli obiettivi fissati dalla legge”.

“Il sottoscritto, indipendentemente dalla propria vocazione politica, ha sempre rappresentato gli interessi dell’Ente prescindendo da qualsiasi colore e ha tutelato la collettività anche quanto i rappresentati politici presenti sul territorio non lo hanno fatto. Questa – sottolinea – non è un’interpretazione arbitraria della legge, ma è l’interpretazione del Tar e del Consiglio di Stato, che per ben tre volte si sono pronunciati sulla mia posizione e sulle spallate arbitrarie di una singolare sinistra salernitana. Evidentemente, l’irrituale richiesta di rimettere al Consiglio Generale la variante, già esaminata e conclusa, era per bloccarne nuovamente l’approvazione. E sono i fatti a suggerire, con il senno di poi, tale considerazione, visto che sono stati gli stessi componenti della Conferenza di Servizi, e cioè coloro che avevano sollecitato tale irrituale “presa d’atto da parte del Consiglio Generale” (Provincia di Salerno, Comune di Salerno e Comune di Fisciano) che si sono preoccupati di abbandonare l’aula, anziché discutere dell’odg che aveva ad oggetto proprio la loro stessa richiesta. Questo vecchio modo di fare politica, che emerge dalle parole del consigliere Volpe, deve finire perchè – conclude il presidente Cassandra – è dannoso per la comunità salernitana”.