“Atto gravissimo quello della conferenza dei capigruppo di non ammettere all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale la richiesta formalizzata per iscritto sulla vicenda Soget”. Lo scrive in una nota il consigliere comunale avvocato Antonio Cammarota. Eppure, la richiesta di Cammarota era stata sottoscritta anche da altri capigruppo, Celano e Zitarosa, così raggiungendo il numero necessario di tre, ed aveva un oggetto specifico, il caso Soget in riferimento al verbale della commissione bilancio del 3 Marzo 2015 dove, spiega Cammarota, “all’unanimità quindici consiglieri comunali avevano chiesto di discutere in consiglio comunale le criticità analiticamente accertate nel verbale”.
Ed invece, continua Cammarota, “l’atto pilatesco del presidente del Consiglio fa il pari con l’atteggiamento levantino e inadeguato del mediocre assessore al bilancio che, dopo aver fatto scadere per tanti i termini processuali per l’impugnazione in Commissione Tributaria e per cui c’era stato l’invito istituzionale della commissione a far presto, in una conferenza stampa non istituzionale ci ha raccontato cose inutili, contraddittorie, ingiuste”.
“Cose inutili, perché che l’istanza in autotutela si possa fare in carta semplice e in ogni tempo lo sanno anche i bambini; contraddittorie, perché chi ha acquistato dal Comune non paga mentre chi ha comprato su atti di pubblica fede senza responsabilità paga sanzioni e interessi per cinque anni; ingiuste, come negare la prescrizione per il 2008 su un cavillo contro altri orientamenti della Suprema Corte, per i quali la
notifica di un atto sanzionatorio si perfeziona al destinatario e non vale il termine per il mittente se la spedizione postale è agli ultimi giorni”.
L’assessore invece non ha detto, afferma Cammarota, “che cosa scrivere nell’istanza di autotutela, altrimenti inutile dopo la scadenza dei termini processuali”; e “avrebbe potuto e dovuto farlo perché il Comune è titolare del credito e della sua interpretazione e così della sanzione, e per questo era intervenuta la Commissione bilancio all’unanimità, e per questo andava e andrà fatto il Consiglio Comunale, titolare
dell’indirizzo politico e dei parametri con i quali le tasse vanno pagate e vengono stabilite le sanzioni, quelle che sono giuste e quelle che giuste non lo sono, anche se scaduti i termini del ricorso”.
Così, conclude Cammarota, “l’arroganza del potere usa le istituzioni per colpire i cittadini riparandosi dietro Soget, pagata per far soldi sui soldi che recupera con le sanzioni”. Ed ora? “la battaglia continua, nell’assise del 13 Aprile saranno presentate mozioni e ordini del giorno e vedremo chi ha paura del Consiglio Comunale, e sono allo studio azioni legali specifiche”; intanto, dopo le oltre mille sottoscrizioni già raccolte, continua la petizione popolare presso l’associazione La Nostra Libertà in via Petrone 69, “per mettere ognuno di fronte alle proprie responsabilità, ancora più paradossali perché da parte di un’amministrazione contro la propria città e i cittadini di Salerno”.