Nel corso di un’animata conferenza stampa per difendere i cittadini dalla vessazione Soget, sono scese a fianco de La Nostra Libertà le maggiori associazioni dei consumatori, dal Codacons con l’avv. Matteo Marchetti, all’Adiconsum con il dr. Antonio Galatro, al Movimento a Difesa del cittadino con l’avv. Carlo Pirfo, e l’Unione Nazionale Consumatori con il dr. Raffaele Sepe.
“Sono già 500 i cittadini che si sono rivolti a La Nostra Libertà per la tutela contro gli accertamenti. Noi siamo dalla parte della gente e la presenza delle associazioni dei consumatori, cui compete titolo per la tutela collettiva, ne è prova”, ha esordito l’avv. Antonio Cammarota, spiegando con i rappresentanti delle altre associazioni nel dettaglio i profili giuridici e le iniquità delle vessazioni Soget, con l’obbligo del cittadino di sopportare l’onere della prova, costi e il carico del ricorso, ma anche la grave responsabilità del Comune di Salerno che aveva denunciato il 31 Dicembre in una nota interna del dirigente Ufficio Tributi le disfunzioni e le irregolarità dell’esazione.
I consumatori hanno annunciato battaglia, da “denunce penali” a “class action” a “tutele individuali”, ma tutti d’accordo con Cammarota sulla necessità di un provvedimento urgente di sospensione e in ogni caso di un arbitrato concertato: “l’art. 17 bis del dl 156 prevede la mediazione obbligatoria precontenziosa e il Comune deve istituirlo con caratteri di terzietà coinvolgendo le associazioni dei consumatori iscritte”, né servono i promessi centri di ascolto, “idonei solo a far scadere gli accertamenti e al lucro Soget”.
Dal canto suo, Cammarota depositerà una interpellanza urgente che è stata illustrata nel corso della conferenza stampa, con la quale, oltre al provvedimento di sospensione e di “costituire l’ufficio di mediazione ex art. 17 bis dlgs 156 con le associazioni dei consumatori”, anche di sapere “se alla luce della denuncia dell’Ufficio Tributi sia in corso accertamento contro la Soget”, ma soprattutto “la convocazione urgente del Consiglio Comunale di Salerno, in cui ogni consigliere comunale, a voto individuale e palese, si assumerà la propria responsabilità di fronte alla città”.
L’interpellanza.
Il sottoscritto avv. Antonio Cammarota, consigliere comunale della città di Salerno,
premesso che
– che il guasto Soget è sotto gli occhi di tutti con accertamenti contro migliaia di cittadini che hanno quasi tutti pagato le tasse per oneri prescritti, metrature infedeli, sanzioni ingiuste;
– che La Nostra Libertà offre dal 7 gennaio consulenze gratuite e son oltre 500 i cittadini che si sono rivolti ai professionisti dell’associazione;
– che in data 14 gennaio in una lettera pubblica fu invito il Sindaco ad intervenire di autorità sospendendo le cartelle e a ristabilire il patto sociale e di lealtà giuridica tra cittadino e Pubblica Amministrazione;
– che con nota del 31 Dicembre, resa pubblica, il dirigente del settore Tributi del Comune di Salerno denunciò le “criticità” dell’operato della Soget e la mancanza dell’obbligatorio controllo campione, e “di esaminare alla luce delle previsioni contrattuali la correttezza della condotta tenuta dalla Soget al fine di verificare la sussistenza dei presupposti per l’eventuale adozione di azioni volte a tutelare l’Amministrazione Comunale dai danni che potrebbero derivare”;
– che in data 21 gennaio fu nuovo invito al Sindaco di intervenire almeno in sede di mediazione precontenziosa e che fosse facilitato l’arbitrato ex art. 17 bis dlgs 156;
– che il Comune non ha nemmeno aperto gli uffici promessi per “spiegare” le cartelle, senza però sospendere termini per il ricorso, e promettendo oltre 11.000 rimborsi per “chi ha pagato di più”;
– che in data 22 gennaio v’è stato incontro pubblico con La Nostra Libertà e le maggiori associazioni dei consumatori, tra cui il Codacons, l’Adiconsum, il Momimento a Difesa del Cittadino, l’Unione Italiana Consumatori, che hanno annunciato ogni tutela, class action, denunce penali;
ritenuto pertanto che
– avevamo ragione, perché solo dopo le 500 nostre consulenze interviene il Comune con “centri di ascolto”, che però non hanno alcun senso perché “spiegano” ma non operano e soprattutto fanno scadere termini di tutela a tutto vantaggio di Soget;
– avevamo ragione, perché il rimborso promesso vale confessione degli errori Soget che pertanto, anche alla luce delle vicende dello scorso anno, andavano evitati;
– avevamo ragione, perché “l’acuirsi del conflitto sociale”, denunciato nella mia lettera aperta al Sindaco del 14 Gennaio, era stato previsto già dal dirigente Tributi il 31 dicembre;
– avevamo ragione , perché i ricorsi che si prevedono massivi, le class action e denunce penali, espongono il Comune anche a quei “gravi danni di immagine” denunciati dal proprio settore Tributi, e appaiono fondati : per la prescrizione, per gli anni 2009 e 2010; per le misurazioni , eseguite senza contraddittorio e qualifica e senza la preventiva contestazione e che impongono i costi di un tecnico; e per le sanzioni, ingiuste perché non colpevoli, multiple, non in cumulo, non al minimo; per la violazione del giusto procedimento, denunciata proprio dal settore Tributi, per la mancanza di contraddittorio e della lealtà amministrativa, e per cui l’atto va disapplicato ex art 5 L. 2248/1865 all.E; ed altri vizi evidenziati dalle associazioni dei consumatori;
– avevamo ragione, perché l’ingiustizia è innanzitutto nel capovolgimento dei ruoli, con onere di prova e di costi al cittadino che deve rincorrere Soget, pagata a percentuale di ciò che scrive sui propri accertamenti, neppure controllati dal Comune; di qui
interroga e interpella, a risposta urgente scritta e orale, per sapere
– se il Comune intenda o meno emanare un provvedimento di sospensione ovvero determinare l’esclusione del tributo 2009, delle sanzioni, e annullando tutte quelle che son effetto di metrature contestate anche senza ausilio tecnico;
– se e come si intenda costituire l’ufficio di mediazione ex art. 17 bis dlgs 156 e se intendano o meno coinvolgere le associazioni dei consumatori, che si sono rese disponibili, al fine di rendere imparziale il mediatore precontenzioso;
– se, alla luce della denuncia dell’ufficio tributi del 31.12.15, sia in corso accertamento contro la Soget e di conoscere lo stato della procedura ovvero i motivi dell’inerzia;
Ad un tempo, poiché si adombra contra legem l’invocata autotutela perché generica
chiede
– la convocazione urgente del Consiglio Comunale di Salerno, ad oggetto provvedimenti urgenti per la vicenda soget e quindi la sospensione di tutti gli avvisi in sede di autotutela generica a e collettiva, in cui ogni consigliere comunale, a voto individuale e palese, si assumerà la propria responsabilità di fronte alla città.
Con Perfetta Osservanza.
Avv. Antonio Cammarota