Caso eliambulanza, il Nursind Salerno replica al sindaco di Vallo della Lucania, Antonio Sansone.
“Prendiamo atto che, finalmente, almeno una delle parti chiamata in causa abbia inteso produrre le proprie osservazioni, anche se le stesse, a parere della scrivente, contengano vistose inesattezze e grossolanità che meritano un’immediata risposta, nonché respingimento
al mittente”, ha detto Biagio Tomasco, segretario territoriale del Nursind Salerno in una nota inoltrata anche a Sarim, Asl e Procura della Repubblica di Vallo della Lucania. “In primo luogo, contestiamo quanto affermato nel comunicato del sindaco in merito alle modalità di attivazione dell’eliambulanza da parte dei sanitari del nosocomio
vallese, in quanto forse è sfuggito che i sanitari erano tutti presenti sul luogo di atterraggio nei tempi e nei modi previsti, cosa per la quale le accuse loro rivolte, oltre ad essere infamanti e fuori luogo, non sono suffragate da alcuna prova di intervenuta inefficienza anzi, al contrario, tutto è stato fatto in pedissequo ossequio a quanto per anni fatto, senza che si fosse mai giunti alla kafkiana situazione del 22 dicembre scorso”.
Poi il chiarimento sulle dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi da lavoratori dell’ospedale di Vallo della Lucania. “Per quanto riguarda l’accusa che alcuni operatori abbiano rilasciato dichiarazioni altamente
lesive dell’immagine dell’ospedale San Luca e del Comune di Vallo della Lucania, il Nursind Salerno non solo non ne ha contezza ma, al contrario, ravvede nelle stesse dichiarazioni del comunicato del sindaco una diffamazione dell’operato di quanti, con impegno e spirito di sacrificio, continuano ad operare nel nosocomio vallese e soprattutto nel campo dell’emergenza urgenza, essendo detti operatori tutti esperti ed addestrati ad affrontare qualunque situazione critica si presentasse loro, al contrario di altri che la parola emergenza non l’hanno mai
imparata nemmeno a pronunciare. Quando il sindaco spiega che “in questa vicenda il Comune di Vallo della Lucania è parte lesa, giacché mai gli uffici comunali hanno autorizzato alcuna sostituzione delle chiavi del cancello principale del Centro Espositivo situato in località Mascecco” e “chi, senza autorizzazione, ha sostituito le chiavi di accesso alla struttura, dovrà assumersene la responsabilità”, fanno chiaramente intendere che non gli operatori dell’ospedale vallese
abbiano agito in maniera imprudente senza osservare i protocolli in uso, bensì che al Comune stesso sia sfuggito il controllo su quanto accadesse in località Mascecco. Poi quando il sindaco spiega che “in ogni caso, da sempre, l’accesso all’elisuperficie è avvenuto – anche in presenza della polizia locale del Comune di Vallo della Lucania – non
dal cancello principale ma da quello secondario che non è stato oggetto di alcuna sostituzione delle chiavi” e “probabilmente gli operatori sanitari non hanno utilizzato le chiavi dell’accesso secondario loro riservato”, non collima assolutamente con quanto rilevato dall’Ente, in quanto l’unica chiave consegnata alla Centrale operativa territoriale del 118 sia quella del cancello principale, poi cambiata, e non quella del cancello secondario, quindi i sanitari hanno proceduto in maniera corretta, checché ne pensino altri, nel pieno rispetto del protocollo operativo di attivazione dell’elisuperficie. Infine, per quanto attiene circa l’affermazione per cui si “diffida gli operatori sanitari (e
non) dal rilasciare ulteriori dichiarazioni non veritiere e lesive dell’immagine del Comune di Vallo della Lucania”, riteniamo che tali intimidazioni debbano essere rimandate a mittente senza se e senza ma, atteso che si viva in un Paese libero e democratico laddove
ognuno possa esprimere la propria opinione liberamente, fatta sala la possibilità per chi si sentisse offeso di adire le vie legali, laddove esistano prove tangibili dell’offesa. Nonostante la nostra richiesta di capire cosa sia successo, al fine di non far accader nuovamente tale impasse che ha potenzialmente messo a rischio una vita umana, cosa che sembra essere passata in secondo piano, ancora non è stato fornito il nominativo del responsabile del cambio della chiave del cancello, tanto per fare chiarezza, e soprattutto si assiste a continui rimbalzi di responsabilità senza che nessuno venga mai individuato e, lo si ripete, non per punire ma per fare in modo che quanto accaduto non debba accadere mai più. Cosa che gli operatori dell’ospedale San Luca fanno ogni giorno in scienza e coscienza. Contrariamente a quanto dal sindaco di Vallo della Lucania affermato”.