Il Governatore della Regione Campania Stefano Caldoro ha così commentato sul suo account Twitter la notizia della condanna del Sindaco di Salerno Vincenzo De Luca:
Vale il principio garantista, si trovi una soluzione perché possa partecipare alle competizioni elettorali.
Il Sindaco di Napoli Luigi De Magistris ha invece posto l’accento sulla necessità di modificare la Legge Severino, che porterà inevitabilmente alla sospensione di De Luca da Sindaco di Salerno, pur distinguendo tra il suo caso e quello di De Luca “Sono due vicende molto diverse in cui l’unico punto di contatto è la legge Severino che va modificata con urgenza”.
Come l’altro candidato Gennaro Migliore anche Andrea Cozzolino, parlamentare europeo e principale avversario di De Luca alle primarie rimette la decisione ai vertici del Pd:
Andiamo avanti con serenità, con la forza che ci deriva da un consenso crescente intorno alla nostra proposta di governo.
Abbiamo definito la nostra una ‘candidatura democratica’, perché intendiamo affidare e rispettare la decisione di chi si recherà al voto per le primarie. Fino in fondo, anche se perdessimo per un solo voto. Non è facile populismo: è una convinta scelta politica in coerenza con lo spirito fondativo del PD. Non attendavamo sentenze per battere i nostri avversari: abbiamo rispetto per la storia politica e amministrativa di Vincenzo De Luca. E non ci siamo legati a formalismi regolamentari, per quanto ampiamente scaduti. Abbiamo sempre invitato chiunque, dentro o fuori del Pd ed ad esso alleato, ad avanzare la loro proposta di candidatura. L’avremmo accettata. Adesso si decida definitivamente. Queste sono le primarie del Pd non dei candidati. Spetta al Partito Democratico decidere secondo le sue regole se chi è condannato possa correre o meno. Spetta al Pd decidere se e chi debba partecipare di altre forze politiche. Scorciatoie e finti unanimismi non servono. Abbiamo, in tempi non sospetti, chiesto la convocazione degli organismi. Si decida subito e definitivamente su tutto. Uscire dal percorso delle primarie è impossibile. Il Pd decida il chi e il quando delle primarie.
Noi continueremo con pacatezza ad andare avanti con le sole ragioni di voler fare qualcosa di utile per la Campania.
Sul fronte del centrodestra interviene il Senatore salernitano di Forza Italia Vincenzo Fasano:
“Non sarà una condanna di primo grado per abuso d’ufficio nei confronti del sindaco di Salerno Vincenzo De Luca a farci abbandonare il garantismo per più facili opzioni giustizialiste.
Ed ancor meno ci interessano le scelte che il Pd intenderà fare sull’opportunità di una partecipazione del sindaco de Luca alle primarie per le prossime elezioni regionali. Ci incuriosisce piuttosto, e molto, cosa avranno da dire i cantori di una presunta superiorità morale della sinistra di fronte ad una sentenza che seppure in primo grado mette in luce anomalie di gestione che da anni, a Salerno e non solo, contestiamo e
politicamente denunciamo.
In ogni caso sarà con il voto dei cittadini che Forza Italia restituirà Salerno ai salernitani ponendo fine alla stagione del deluchismo che ormai tristemente si avvia all’uscita di scena con più ombre che luci.”
Anche il parlamentare di Fratelli d’Italia ed ex Presidente della Provincia di Salerno Edmondo Cirielli dalla sua pagina Facebook prende posizione sulla vicenda De Luca ed attacca duramente il Sindaco di Salerno:
“Non sorprendono le parole del sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, all’indomani della condanna per abuso d’ufficio. Il primo cittadino svillaneggia Magistratura, leggi e sentenze. Un disprezzo che aveva dimostrato interamente già nella vicenda dell’incompatibilità, oltre che un’insofferenza e un fastidio nel rispetto delle regole, palesati nei casi dell’osservanza delle norme contabili della gestione del Comune e quando ha voluto cambiare l’urbanistica della città. E potremmo continuare. Penso anche alla gestione degli Enti sovracomunali. In una parola: De Luca non sa cosa vuol dire rispettare le regole e soprattutto le Istituzioni. Le motivazioni di tutto ciò risiedono in un unico concetto, l’attaccamento alla poltrona per gestire il potere ad uso e consumo dei suoi sodali, come testimonia la vicenda Di Lorenzo. Non si tratta semplicemente di aver confuso due ruoli, quello di Responsabile Unico del Procedimento e di Project Manager, come De Luca ha detto fantasiosamente, sostenendo che si tratta di ruoli equivalenti. Il fatto grave è che la legge giustamente pretende per quel ruolo un ingegnere. Allora, perché con i tanti ingegneri che ci sono a Salerno e in tutt’Italia, De Luca ha scelto per una cosa così delicata e “costosa” un uomo di fiducia, anche se non laureato in ingegneria? Probabilmente, di qui la richiesta del Pm di peculato e non di omissione di atti d’ufficio. Sul termovalorizzatore, ad ogni modo, ci saranno altre puntate. La cosa più deprimente, per la verità, è lo stucchevole appiattimento in questi anni della classe dirigente imprenditoriale e professionale della cosiddetta società civile salernitana, ampiamente collusa con il sistema, il cui sfascio non può dipendere da un solo uomo.”
Parole dure anche dal Senatore del Movimento 5 Stelle Andrea Cioffi, anche lui su Facebook:
“E’ arrivata oggi la sentenza di condanna per abuso d’ufficio per il sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, accusato a vario titolo di peculato e abuso d’ufficio nella realizzazione dell’impianto di raccolta dei rifiuti di via Cupa Siglia.
Proprio oggi, in attesa della sentenza, forse fiutando l’odore di condanna, De Luca ha mescolato le carte in tavola nell’organigramma amministrativo di Palazzo di Città: fuori il vicesindaco Eva Avossa, che conserverà la carica di Assessore alla Pubblica Istruzione, dentro al suo posto un suo uomo, Enzo Napoli.
Ipotizzando la condanna che di lì a poche ore sarebbe arrivata, il burattinaio De Luca, aveva bisogno di burattini da poter muovere a comando, tirandone i fili fuori dai riflettori. E così, a sorpresa, ecco il nuovo vicesindaco.
La sua condanna conferma che per venti anni, la città di Salerno è stata gestita come una proprietà privata, nell’esclusivo interesse di pochi. E come se non bastasse domani, in appello, dovrà affrontare anche la seconda condanna: quella relativa alla decadenza.
Vincenzo De Luca, oltre che sindaco di Salerno, è candidato PD alle primarie della Regione Campania.
Sono questi i candidati che il partito di Renzie propone: persone fino a ieri in attesa di sentenza e oggi condannati.
Di recente, il sindaco di Salerno ha confermato pubblicamente che, in caso di condanna, si dimetterà. Bene, ora siamo ansiosi di assistere al suo primo vero gesto di responsabilità.
A De Luca chiediamo le dimissioni, al PD liste senza pregiudicati.
De Luca sia coerente e si faccia da parte ora. Il suo ventennio è finito!”