“In passato lo abbiamo difeso per solidarietà tra colleghi”, ha dichiarato Polichetti, “ma oggi non posso che esprimere profondo sdegno. Il comportamento di Enrico Coscioni è stato inaccettabile, soprattutto in un contesto delicato come quello della sanità pubblica, dove la fiducia e il rispetto delle regole sono fondamentali per la tutela dei pazienti”, ha detto.
Polichetti ha sottolineato come la sua precedente difesa di Coscioni fosse dettata da un senso di lealtà professionale, ma ha aggiunto: “Ci sono dei limiti che non possono essere superati. Coscioni ha continuato a gestire il reparto di Cardiochirurgia, nonostante il divieto di esercitare la professione medica, e questo è gravissimo. Ha violato le prescrizioni imposte dalle autorità e ha messo a rischio l’intero sistema sanitario locale”, ha continuato.
Riguardo alle possibili conseguenze, Polichetti ha concluso: “Mi aspetto che l’Ordine dei Medici prenda provvedimenti seri. Non possiamo permettere che episodi del genere mettano in cattiva luce l’intera comunità medica. È necessario intervenire con fermezza per salvaguardare la credibilità della nostra professione”, ha concluso.