Egregio Presidente,
faccio seguito all’incontro avuto a Palazzo Santa Lucia lo scorso 11 luglio e non avendo, a tutt’oggi e nonostante i reiterati solleciti rivoltigli, ancora ricevuto Sue notizie, mi permetto, a mezzo della presente, di sollecitarLe.
Mi vedo costretto a farlo in considerazione delle disperate condizioni in cui versa la piccola Arianna Manzo la quale, come avrà certamente compreso, necessita di cure indispensabili alla sua sopravvivenza, oltre che di una assistenza continuativa attraverso personale altamente specializzato nell’arco delle ventiquattrore che i genitori, ormai, non sono più in grado di garantirle.
La Piccola ha, altresì, bisogno di una casa priva di tutte quelle insormontabili barriere architettoniche che non le consentono di soddisfare neanche i più semplici bisogni quotidiani.
Come convenuto in occasione del summenzionato incontro, tutto ciò sarebbe possibile solo attraverso il raggiungimento dell’accordo stragiudiziale da Lei stesso prospettato e confermato anche a seguito dei provvedimenti cautelari emessi dalla Corte di Appello.
Auspico che le assicurazioni fornite alla famiglia Manzo possano avere concretamente seguito per evitare che la stessa, oltre ad essere chiara vittima di un gravissimo episodio di malasanità e delle inammissibili lungaggini della giustizia, subisca, altresì, la delusione di inconcludenti prospettazioni.
Con distinti ossequi.
Avv. Mario Cicchetti