Invitato da esponenti del centrodestra come Cirielli a prendere posizione sul caso Alfieri Franco Roberti, ex Procuratore Nazionale Antimafia, assessore regionale alla sicurezza e capolista del Pd alle Elezioni Europee invita l’ex Sindaco di Agropoli e consigliere personale di De Luca con delega alle politiche agroalimentari ed alla pesca a fare un passo indietro sulla candidatura a sindaco di Capaccio Paestum.
«Come ho sempre pensato nei casi in cui un pubblico ufficiale è accusato di reati gravi – dichiara l’ex magistrato al Fatto Quotidiano-, Alfieri dovrebbe farsi da parte per sgomberare il sospetto che voglia strumentalizzare la propria posizione per difendersi. L’ho detto per Siri, vale anche per lui. La politica non è occupazione del potere, ma servizio per i cittadini, da svolgere immuni da ombre che ingenerino sfiducia». Questa è la prima voce a rompere l’imbarazzato silenzio nel Pd, di fronte al politico indagato a Salerno per una sfilza di reati: scambio elettorale politico-mafioso, concussione, violenza privata e minaccia, tutti aggravati dal metodo mafioso. No comment a Palazzo Santa Lucia, dove Alfieri ricopre ancora la carica di consigliere del governatore De Luca per agricoltura, caccia e pesca. Fino a marzo, ne era anche il capo segreteria. Silente Forza Italia, in omaggio alla linea garantista, sono i 5 stelle a martellare da giorni sulla vicenda. «Di fronte ad accuse gravissime – ribadisce la consigliera regionale Valeria Ciarambino – ci chiediamo cosa aspetti Franco Alfieri non soltanto a ritirare la sua candidatura a sindaco di Capaccio, ma anche a rassegnare le sue dimissioni da consigliere all’agricoltura di De Luca. Una delega, quest’ultima, che gli conferisce la facoltà di gestire fondi milionari, come quelli previsti dai Piani di sviluppo rurale, e che non può più essere nella titolarità di un uomo sul quale pesano accuse così infamanti».
Alfieri ha già fatto sapere di non aver intenzione di ritirarsi dalla corsa elettorale, affidando ad un video su facebook visto, rivisto e curato sin nei particolari il messaggio alla popolazione capaccese chiamata al voto per eleggere il nuovo sindaco. Carica che lui, da Torchiara, ha ricoperto per svariati anni nella confinante Agropoli ed a cui oggi ambisce ardentemente. “E’ stato un fendente sanguinante ma io non mollo”, dice. Spiega: “Fa parte del mio carattere e chi mi conosce lo sa. Affronto i problemi e li risolvo. La gente mi vuole bene e quanto avvenuto in questi momenti, a dieci giorni dalle elezioni, fa parte di una storia vecchia. Ora andiamo a vincere”.