L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato una piccola guida alla compravendita immobiliare.
A questo indirizzo è possibile scaricare “La Casa, Acquisto e Vendita”, un piccolo vademecum di 24 pagine contenente le informazioni basilari per l’acquisto o la vendita di un immobile, in tutte le fasi del proesso di compravendita.
Uno dei primissimi controlli da effettuare nella fase preliminare è verificare chi sia l’effettivo proprietario dell’immobile che si intende acquistare, ed inoltre acertarsi che sull’immobile in oggetto non pendano ipoteche o qualsiasi altro tipo di pendenza giudiziaria. Sono verifiche che è possibile effettuare presso un notaio oppure presso gli sportelli territoriali dell’Agenzia Delle Entrate.
Il passo successivo è la stipula del cosiddetto “preliminare” o “compromesso”, contratto che va registrato entro 20 giorni dalla sottoscrizione, mediante pagamento dell’imposta di registro di 200 €, e dell’imposta di bollo.
Se il preliminare prevede anche un acconto sul pagamento dell’immobile va allora pagata anche l’imposta proporzionale di registro sia sulla caparra, 0,5%, sia sull’acconto, 3%. Se nel tempo intercorso tra il preliminare ed il rogito il proprietario vendesse l’immobile ad una terza persona, il compratore può adire le vie legali e chiedere il risarcimento dei danni. Per evitare che ciò accada, è buona abitudine rivolgersi ad un notaio che trascriva il preliminare nei registri immobiliari.
Capitolo importante è quello dedicato alle imposte, che variano a seconda del soggetto che vende, se è un privato o anche un’impresa esente da Iva, dal 1* gennaio 2014 si pagano le seguenti imposte: di registro, 9%, ipotecaria, 50 euro, e catastale, 50 euro.
Nel caso invece dell’impresa soggetta a Iva l’aliquota è del 10%, cui s’aggiungono le imposte di registro, 200 euro, ipotecaria, 200 euro, e catastale, 200 euro.
Sul versante del compratore, se l’immobile in oggetto è prima casa, e non è un’abitazione di lusso (categorie A1, A8 e A9), ci sono abbattimenti dell’imposta di registro (dal 9% al 2%, se il venditore è privato o impresa esente da Iva e dal 10% al 4% ).
Una volta concluso l’acquisto, bisogna rivolgersi ad un notaio perchè ogni atto immobiliare va registrato, trascritto nei Registri Immobiliari e volturato nella banca dati catastale. Il notaio adempie a queste pratiche online.
Se è presente un mediatore, un’agenzia immobiliare, è possibile detrarre i compensi spettanti al mediatore fino al 19% con un massimo di 1000€.
Se è stato acceso un mutuo, è possibile detrarre dall’IRPEF il 19% degli interessi passivi.
L’immobile acquistato va dichiarato come reddito nel modello 730, in quanto produce reddito, sia come rendita catastale rivalutata sia come canone d’affitto. L’eventuale plusvalenza ricavata dalla vendita dell’immobile va infine dichiarata come “reddito diverso”, a meno che non sia prima casa oppure in caso di successione o usucapione.