La notte di Capodanno a Salerno si è trasformata in un vero e proprio scenario di guerra, specialmente in Piazza San Francesco, dove ignoti hanno causato distruzioni massicce utilizzando petardi e presunti ordigni artigianali. La piazza, un tempo luogo di ritrovo e di festa, è stata gravemente danneggiata: una cabina telefonica distrutta e cestini divelti sono solo alcuni degli esempi del caos che si è scatenato.
Ma la furia distruttiva non si è limitata alla sola piazza. Anche il liceo Tasso e la sede del Comitato San Francesco sono stati presi di mira, subendo danni significativi. Porte e finestre danneggiate, e per il Comitato San Francesco, anche danni agli interni. Un elemento particolarmente allarmante è stato il ritrovamento di un bossolo sulle scalinate del liceo classico, un segno inquietante che ha richiamato l’attenzione della Polizia Scientifica, ora impegnata nelle indagini.
La presidente del Comitato San Francesco, Laura Vitale, ha espresso amarezza e preoccupazione per questi atti di vandalismo, sottolineando come il concetto di divertimento per alcuni giovani si sia trasformato in una distruzione senza senso di beni pubblici. Vitale ha chiamato a una risposta forte e sanzioni severe per prevenire tali azioni in futuro.
Questi eventi non sono isolati. Numerose segnalazioni sono giunte riguardo danni causati dai botti di Capodanno in tutta la città, inclusi danni a un’ambulanza della Croce Bianca. Questi atti di vandalismo richiedono un’attenzione urgente non solo da parte delle autorità, ma anche da tutta la comunità, per comprendere e arginare la crescente ondata di violenza giovanile che sta colpendo Salerno.
Il Capodanno a Salerno lascia dietro di sé non solo i resti di una festa, ma anche domande profonde sulla sicurezza urbana e sul comportamento dei giovani, sfidando la città a trovare soluzioni efficaci per prevenire il ripetersi di simili episodi in futuro.