I turisti finiscono in ostaggio del viadotto Gatto, costretti a lunghe attese per riuscire ad uscire dalla zona portuale in direzione delle costiere Amalfitana e Cilentana.
La situazione, in questo inizio del mese di agosto, è peggiorata con notevoli disagi anche per i numerosi visitatori che approdano a Salerno con imbarcazioni proprie o con le navi da crociera.
«La situazione sta diventando insostenibile. Non è possibile che i crocieristi restino intrappolati sul viadotto Gatto. E’ necessario un intervento risolutivo. Comprendiamo le necessità di tutti ma è innegabile che ci troviamo dinanzi ad un problema serio: il rischio è che i visitatori scappino o, nella peggiore delle ipotesi, che decidano di non sostare proprio a Salerno e provincia». E’ perentorio, ma allo stesso tempo preoccupato, Giovanni Giudice, Segretario Regionale della Cisal Terziario, in merito alla questione della paralisi della principale arteria di ingresso e di uscita della città di Salerno a causa del transito continuo dei tir; una questione che giungerà anche all’attenzione del Parlamento, tramite un’interrogazione.
«A noi – prosegue Giudice – poco importano le eventuali beghe interne o le difficoltà di comunicazione tra le varie parti ma è fondamentale che tutto questo poi non sfoci in problemi di organizzazione che implichino effetti anche all’esterno del porto di Salerno. In questo modo, rischia di innescarsi un effetto domino molto pericoloso per il nostro turismo e, di conseguenza, per la nostra economia».
Insomma, secondo il Segretario Regionale della Cisal Terziario, se si blocca il meccanismo all’interno dell’area portuale, si inceppa l’intero macchinario e il perché è ben presto spiegato. «Se i turisti, i crocieristi, restano intrappolati nel traffico del viadotto Gatto, impiegando delle ore per poter raggiungere – in particolar modo – la costiera Amalfitana, non saranno certamente invogliati a tornare qui. Anzi, probabilmente decideranno di restare sulle navi e non sfruttare la possibilità di visitare il nostro territorio – sottolinea il sindacalista – Il tutto, ovviamente, a discapito del sistema turistico salernitano e degli operatori del settore. Se da un lato si è raggiunto un risultato, seppur minimo, con la parziale riapertura della Cilentana che potrà dare respiro alla parte sud del territorio salernitano, dall’altro non è concepibile che dal comune capoluogo ci siano difficoltà per raggiungere le principali mete di villeggiatura. E’ l’ora di lavorare tutti insieme per risolvere il problema affinché i disagi, tanto per i cittadini quanto per i visitatori, vengano ridotti al minimo per poi, ben presto, essere totalmente azzerati» – conclude Giudice.