“Da cittadino non entro nella valutazione di queste primarie, di queste polemiche. Una cosa è certa, però: la Regione Campania ha bisogno di responsabilità e grande serietà nella guida, ed io, se avessi accettato questa offerta a sei mesi dall’inizio di un lavoro all’Anticorruzione, e di un progetto che riguarda un nodo centrale del paese, avrei dimostrato di non averne tanta, di serietà. E su questo è d’accordo con me anche il presidente del Consiglio”.
Raffaele Cantone, magistrato napoletano e presidente dell’Autorità Anticorurruzione, mette una pietra tombale – “sperando che sia l’ultima”, sorride – sul pressing reiterato del Pd che aveva spinto persino il premier Renzi a sondarlo come onorevole soluzione dopo il pasticcio primarie e quindi come “candidato unitario” che fosse in grado di annullare le competizioni interne al centrosinistra. (Repubblica.it)
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