Continua Cantina&Cultura, il format pensato da Cantina Verace (via Antonio Maria De Luca 4, Salerno) per unire cultura ed enogastronomia nel solco della valorizzazione del nostro territorio. La rassegna di giugno-luglio, che darà spazio al mondo dell’arte, si apre martedì 13 giugno con l’esposizione delle opere di Morena Fortino. La sua ricerca artistica si concentra su due anime prevalenti: la fotografia e il papercutting. Le sue opere sono una stratificazione di metafore.
Da menzionare la serie “Traumaremoto”, composta da scatti di figure umane caratterizzate da un’illusione ottica disturbante, creata attraverso un “trucco visivo” durante lo shooting, senza interventi di post-produzione.
All’incrocio tra la fotografia e il papercutting si colloca la serie di opere chiamata “Fantastic Bestiary”, in cui la sagoma di carta e il volto umano si incontrano e si fondono in una perfetta corrispondenza visiva, costringendo lo spettatore a oscillare con lo sguardo tra i soggetti, seguendo il principio del vaso di Rubin.
Infine, si è dedicata al papercutting, una tecnica che le permette di dare forma alla moltitudine di sensazioni e immagini che la pervadono, utilizzando la carta, il materiale più fragile in assoluto. I suoi lavori presentano sensazioni a volte infantili, a volte inquietanti, sempre evocando il sospetto di un risvolto segreto, invitando lo spettatore ad andare oltre la superficie dell’apparenza.
Morena Fortino ha partecipato a mostre ed eventi nazionali e internazionali, tra cui il “Faville Festival” a Pontecagnano Faiano, “Art Keys” ad Agropoli, “Manufatti” presso Camerechiare a Rimini, “POES” in Belgio, “ImageNation Paris” in Francia.
Nel 2022, il settore Gioielleria e Orologi di Luis Vuitton Paris le ha commissionato una reinterpretazione in carta della collana Passion. Lo stesso anno, ha vinto il premio Anita Dow nell’ambito del “Paper off Skin Award” a Devonport in Australia. Inoltre, la Banca Campania Centro Battipaglia le ha commissionato il cadeau aziendale.
È collezionata dalla Neumeister Art Foundation di Stoccolma in Svezia.
È in mostra permanente presso lo Yper Museum di Ypres in Belgio.
Il 22 giugno sarà invece la volta di Alessio Mogavero. Classe 1982, inizia nel 1996 a dipingere con le bombolette spray ispirato dalla cultura hip-hop e del writing. Si trasferisce a Roma poco più che ventenne, collaborando con vari gruppi artistici e centri sociali. Trova impiego in un’ impresa di pitturazione dalla quale nasce una collaborazione che resta nel tempo e dalla quale apprende diversi stili e tecniche. Il risultato è fare dell’arte un mezzo per poter ispirare gli osservatori, indurre a riflettere, ad evolvere per trovare la propria strada: la felicità.
Giovedì 29 giugno toccherà a Simone Zirpoli, autore di una serie di stampe artistiche dedicate ad alcuni tra i luoghi più suggestivi di Salerno. Ereditata la passione per la grafica dal papà, disegnatore meccanico per la Fiat, Zirpoli ha poi coltivato lo studio del disegno in tutte le sue declinazioni. Con altri tre amici fonda Sciglio, un punto di riferimento per tutti gli amanti del vintage e dell’arte, elementi che riesce a fondere perfettamente nella sua produzione artistica.
Il 12 luglio spazio a I sassi di Lisa, opere coloratissime figlie di una creativa hobbista nata in Sud Africa e stregata dai profumi e dai misteri di una terra ricca di sfaccettature. Donne, barche e sirene sono protagonisti del suo mondo onirico.
Ultimo appuntamento, il 25 luglio, con Daniela Capaldo. Ha frequentato l’Accademia delle Belle Arti di Napoli, seguendo poi altri studi, laureata in Lettere moderne non ha mai abbandonato la passione per l’arte in tutte le sue forme. Da quattro anni ha rispolverato questa vecchia passione che dando luce al suo laboratorio creativo, Damelie Art.
Contagiata dalle varie tipologie d’arte, ricercate anche attraverso il web, dove ha osservato l’arte di tutto il mondo a 360 gradi, per la prima volta, si è avvicinata al mondo dell’astratto e soprattutto all’uso dei colori acrilici, passando quindi dalla pittura classica a quella decisamente più moderna, contemporanea. Ha iniziato a sperimentare la Fluid art o Pouring, per poi restare affascinata dall’arte materica, espressione degli artisti dell’avanguardia degli ultimi 50 anni, come Lucio Fontana, e rappresentanti del neodadaismo, attraverso la quale, la materia prende il posto dell’immagine, con il simbolismo degli oggetti, gli strappi nelle tele, il concetto di pittura si fonde alla scultura e non c’è più distinzione tra biodimensionalità e trimensionalità, così, anche le sue tele riprendono il concetto di spazialità portando l’arte, in questo caso, fuori dal quadro attraverso il drappeggio di tessuti che rendono le sue tele velate.
Il filo conduttore alla base della sua arte, sono i colori, la policromia. L’utilizzo di colori forti e vivaci, su tele molto grandi è per l’artista fondamentale, colori neutri assoluti, oppure unione di più colori decisi, sovrapposti, glassano i suoi lavori. Lo studio del colore l’ha sempre affascinata, essendo anche appassionata anche di psicologia, ritiene che lo stimolo del colore sulla nostra mente, sia terapeutico, perchè ogni colore stimola una parte del nostro corpo, e quindi, che le sue opere, diventando oggetti di decoro, di design, dovranno illuminare l’ambiente e trasmettere benessere a chi li osserva.
Cantina Verace, come suggerisce il nome stesso, nasce dall’unione di due differenti mondi: quello elegante e raffinato dei vini – con una cantina che offre una selezione di oltre 150 etichette – e quello genuino e “verace” della cucina popolare salernitana, curata e rivisitata dallo chef Roberto Accarino proveniente dall’Accademia Niko Romito.
Ingresso libro con prenotazione obbligatoria allo 089965161.