Il “Campania Blues Festival” torna a Salerno dopo lo straordinario successo di pubblico e di critica della scorsa edizione. Dall’8 al 10 luglio l’Arena del Mare ospita quella che oramai è la XII edizione della rassegna diretta da Domenico Spena, organizzata dall’associazione Genius Loci con il sostegno della Regione Campania, del Comune di Salerno, dell’Autorità Portuale di Salerno e con la collaborazione del Premio Charlot. Il tema scelto quest’anno dalla manifestazione è quello delle radici, un tema che ricorre spesso nella narrazione blues.
Tutti i musicisti invitati si innestano alla tradizione del recupero delle radici, quelle che legano la musica blues alla struggente nostalgia degli schiavi africani, quelle che ispirano una fusione di note, arte, cultura, valorizzazione del territorio e promozione del turismo che diventa il Campania Blues Festival. Sul palco saranno presenti alcuni tra i più importanti artisti internazionali, il meglio della scena nazionale e molto spazio sarà riservato ai talenti locali. Non solo musica al Campania Blues Festival, ma anche workshop, laboratori, mostre, letture e presentazioni letterarie.
Il festival vero e proprio comincia Sabato 8 Luglio con il concerto di Fabrizio Poggi, cantante, armonicista e scrittore premio Oscar Hohner Harmonicas, unico italiano candidato ai Blues Music Awards (gli Oscar del blues), candidato ai JIMI Awards come miglior armonicista. Il bluesman italiano più conosciuto in America ci introdurrà con la sua armonica a bocca nella magia del blues e dello spiritual. Al suo fianco uno straordinario chitarrista, Enrico Polverari. Poggi sarà anche protagonista del workshop sull’armonica diatonica, gratuito ed aperto a tutti, previsto per il pomeriggio successivo, all’interno del quale presenterà il suo libro “Angeli perduti del Mississippi”.
Il 9 Luglio in apertura un gruppo salernitano, Root, composto, tra gli altri, da Peppe Zinicola e Flavio Erra, con un repertorio di musica di estrazione popolare americana legata al Folk, al Blues e al Country Rock in chiave acustica. A seguire il cantautore americano Luke Winslow-King, musicista fedele allo spirito di New Orleans che è riuscito col tempo a creare un suo personale sound giocando con la passione per l’old time blues e per il ragtime, unendoli con il roots n’ roll contemporaneo. Ciò che incarna la musica di LWK è infatti a metà strada tra il nostalgico e il moderno, quasi un folk urbano, che si appropria di dinamiche sia gypsy-jazz che blues che pop. Conosciutissimo in Italia per la sua collaborazione con lo spettacolare chitarrista Roberto Luti, che sarà al suo fianco sul palco del Campania Blues Festival.
Il 10 Luglio sarà la volta di un’altra band salernitana, Delta Blues Band, che presenterà oltre a brani originali ed inediti, la rilettura di covers privilegiando artisti attivi nel panorama del Contemporary Blues. A chiudere l’ultima serata l’artista portoghese Frankie Chavez, musicista delle radici dal sound che racconta la storia della sua terra d’origine. Blues Rock Folk Surf, sono quattro parole che possono descrivere questo artista. BLUES perché Frankie ha assimilato la lezione dei grandi maestri d’oltreoceano, l’ha fatta sua, e ne ha creata una sua personale interpretazione, mischiandola con quello che è il blues portoghese: il Fado. ROCK perché la sua musica rispecchia bene il genere: essenziale, potente, universale. FOLK perché nelle sue struggenti ballads c’è tutta la malinconica melodia della tradizione. SURF perché la sua musica è solare, energica e decisa.
Il concerto sarà preceduto, nel pomeriggio, dal reading letterario del libro “Anatomia di un pensiero blues” con l’autore Giò Vescovi.
In programma (Sabato 8 Luglio), anche la semifinale nazionale dell’Italian Blues Challenge, contest organizzato da Italian Blues Union – l’associazione nazionale di promozione del blues – che sceglierà l’artista che rappresenterà l’Italia al prossimo European Blues Challenge 2018 in Norvegia. In lizza per un posto all’evento di Hell, i Billie Hard, una band rock’n’ roll che richiama il genere musicale rockabilly e lo stile anni 50; il Boo Team Blues, carismatico quintetto che esplora differenti linguaggi musicali; i Wakonda, che nascono come duo Blues-Rock, e si ispirano al blues anni 30; i Broke and Angry, che uniscono il blues del delta a quello di Chicago, mescolando il suono del sax a quello dell’armonica.
Venerdì 7 Luglio e Sabato 8, dalle 17 alle 20, le Jammin’ in the Street animeranno le strade cittadine con esibizioni musicali e jam session, nello stile della famosa Maxwell Street di Chicago.
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