Il Tribunale di Salerno ha disposto, su richiesta della Procura della Repubblica di Salerno, Direzione Distrettuale Antimafia, la confisca di beni e assetti societari per un valore di circa 16 milioni di euro, nei confronti dell’imprenditore Roberto Squecco Roberto, di 55 anni.
Il provvedimento è stato eseguito, nei giorni scorsi, dalla Divisione Anticrimine della Questura di Salerno e dal Servizio Centrale Anticrimine della Polizia di Stato.
Nei confronti dell’imprenditore, già condannato anche per reati commessi per favorire il clan “Marandino”, nello scorso mese di gennaio è stata eseguita, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per i reati di intestazione fittizia di beni, peculato, interruzione di pubblico servizio, favoreggiamento personale, emissione di fatture per operazioni inesistenti, riciclaggio, turbata libertà degli incanti, abuso d’ufficio ed altro, unitamente ad altri 10 indagati.
L’esecuzione del provvedimento di confisca, estesa anche ad alcuni beni in Romania, ha comportato “per la prima volta nel nostro Paese – spiegano gli investigatori – l’attivazione della procedura introdotta dal nuovo Regolamento (Ue) per il riconoscimento reciproco dei provvedimenti di congelamento e di confisca”.
Pertanto il Tribunale ha disposto la confisca di una società con sede in Italia, 2 associazioni di soccorso, 26 automezzi, 7 conti correnti bancari, 12 terreni siti in Capaccio – Paestum (SA), 1 terreno sito a Zimbor – Romania, per un valore complessivo stimato di circa 16 milioni euro applicando anche la misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno per la durata di tre anni.
(ANSA).