“Una colata di cemento nel cuore del parco archeologico di Paestum e a pochi metri dal tempio di Nettuno. Quello che inizialmente doveva essere un semplice restauro conservativo di una struttura privata di ristorazione nel cuore del parco archeologico di Paestum, a pochi metri dal tempio di Nettuno, avrebbe assunto i connotati di una vera e propria ristrutturazione edilizia, con il rischio di ampliamento della volumetria dello stesso immobile.
Una situazione denunciata da tempo dagli attivisti dell’associazione “Cittadini 5 Stelle di Capaccio Paestum”, tenuto conto che il sito in questione è sottoposto a divieto di inedificabilità assoluta in quanto soggetto a vincolo di tutela e inedificabilità e a vincolo di tutela assoluta in relazione alla perimetrazione dell’antica città di Paestum”.
E’ quanto denunciano il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Michele Cammarano e la deputata M5S Anna Bilotti, firmatari, rispettivamente, di un’interrogazione alla giunta regionale della Campania e al ministero dei Beni Culturali.
“Da fonti giornalistiche – sottolineano Cammarano e Bilotti – abbiamo appreso che il Comune di Capaccio Paestum avrebbe autorizzato l’esecuzione delle opere edilizie in questione, con acquisizione di parere favorevole della competente Soprintendenza di Salerno e Avellino. E’ lecito, a questo punto, sapere se gli uffici regionali, in particolar modo l’ufficio Unesco, siano al corrente del fatto che i lavori potrebbero aver cambiato la loro natura in corso d’opera, andando a stravolgere il progetto originario, con il rischio di ritrovarsi al cospetto di un vero e proprio abuso all’interno della cinta muraria dell’antica città di Paestum”.