Il presidente della Camera di Commercio di Salerno Guido Arzano, ha così replicato ai presidenti di Confindustria Salerno (Mauro Maccauro), ANCE Salerno (Antonio Lombardi) ed Agostino Gallozzi (Assotutela) in merito alla decisione di non prendere parte alla seduta del Consiglio Camerale di lunedì 22 dicembre e conseguentemente di non votare il bilancio previsionale 2015 della Camera di Commercio.
“Mi riferisco al Documento analitico di sintesi e di scenario in merito alle previsioni della spesa camerale per il 2015 a cura di Confindustria Salerno, Ance Salerno ed Assotutela.
Al riguardo, sono costretto, apparentemente in modo paradossale, ad esaminare il predetto documento da un passaggio finale, là dove si richiama la riduzione del budget per la promozione economica da € 6.767.000 a € 2.100.000, rimarcando successivamente la necessità di adeguare misure di contenimento della spesa sul versante della macchina amministrativa/organizzativa.
Questo è il vero punto nodale, se infatti, come dimostrerò attraverso pochi ma significativi dati, non era possibile comprimere in misura maggiore i predetti costi, le risposte alle osservazioni della prima parte del documento risultano automatiche.
Pertanto, con particolare riferimento alla razionalizzazione delle spese per la c.d. macchina è cominciata dal momento del mio insediamento.
In dettaglio, nel periodo 2011-14 sono stati riversati allo Stato ben 3.882.392,75 euro di risparmi obbligatori sulle spese di funzionamento.
Tale dinamica assume ancora maggiore importanza se viene analizzato il livello delle spese di funzionamento in senso stretto per il citato quadriennio:
•anno 2011 2.890.355,92
•anno 2012 2.985.038,49
•anno 2013 2.671.511,24
•anno 2014 2.738.911,92
•anno 2015 2.646.911,92 (previsione)
è bene evidenziare non solo la pur lieve decrescita, ma soprattutto la bassa incidenza di tali spese sui ricavi, che nel 2014 ammonta appena al 9,8%.
Passando poi in esame le spese per il personale, il livello degli ultimi quattro anni è stato il seguente:
•anno 2011 4.692.443,34
•anno 2012 4.841.866,15
•anno 2013 4.846.089,00
•anno 2014 4.990.307,00
anche in questo caso è possibile registrare una sostanziale invarianza, nonostante alcune unità assunte per mobilità, tra l’altro deliberate dalla precedente Consiliatura, nonché l’acquisizione di unità di livello dirigenziale di cui l’Ente era privo. Inoltre, su questa voce per il 2015 si segnalano comunque ulteriori risparmi per circa € 300.000.
Durante la mia presidenza non è stata deliberata alcuna programmazione di assunzione, nonostante un organico già estremamente ridotto rispetto alla media del sistema camerale, tant’è che la Camera di Salerno è penultima nella graduatoria nazionale del numero di addetti per ogni 1000 imprese con un valore di 0,7 rispetto alla media nazionale di 1,4.
Se poi vengono sommate le spese di funzionamento a quelle di personale, è facile verificare che per il 2014 l’incidenza sui ricavi totali è pari a 29,4%, con una disponibilità di risorse di ben il 70,6% dei ricavi riversabili per gli interventi economici.
Va da sé, pertanto, che i margini di spending review sulle aree di costi appena descritte sono davvero marginali. E’ altrettanto vero che comunque sono state intraprese tutte le iniziative possibili per operare ulteriori risparmi, basta segnalare la riduzione di quote associative per € 800.000 (partecipate del Sistema nazionale e altre).
Proprio il contenimento dei costi sopra descritti ha consentito di liberare, in passato, notevoli risorse a favore delle imprese ed, oggi, di riservare alle attività promozionali ancora un budget di € 2.100.000. Al riguardo, va segnalato che con il taglio del diritto annuale, la Camera di Salerno è compresa tra le 38 consorelle che riescono ancora a realizzare interventi economici, infatti le restanti 67 coprono esclusivamente gli oneri di struttura.
E’ ovvio che il mio auspicio è quello di contenere al massimo i tagli relativi ad alcuni filoni strategici come l’internazionalizzazione e il credito, ma voglio ricordare che la Camera eroga soprattutto servizi obbligatori delegati dallo Stato e che non solo non possono essere compressi, ma addirittura vanno potenziati e ancor più efficientati, nonostante il già rilevante gradimento delle imprese salernitane verso tali servizi, manifestato nelle apposite indagini commissionate.
Voglio ancora ricordare che i diversi settori economici versano tutti in una situazione di estrema difficoltà per la quale necessitano anche di altre tipologie di interventi, essendo, tra l’altro, altrettanto prioritarie come il credito e l’internazionalizzazione.
Al di là delle precisazioni di cui innanzi, è bene comunque sottolineare che il sostegno all’internazionalizzazione da parte della Camera, in questi anni, trova un suo naturale riscontro nel favorevole trend dell’export, che ha registrato un incremento del 9,6% rispetto all’anno precedente 2012, addirittura in contro tendenza nei confronti dell’andamento regionale e nazionale.
Infine, senza alcuna connotazione polemica, sono sempre più convinto che coloro che nel nostro tempo occupano posizioni di responsabilità, più che essere attenti agli aspetti mediatici, dovrebbero dotarsi preventivamente di quei necessari elementi conoscitivi che attenuerebbero inutili polemiche e fibrillazioni”.
Guido Arzano
Presidente della Camera di Commercio di Salerno