I dati sulla dinamica imprenditoriale del III trimestre 2014, forniti dalla società del sistema Si.Camera ed elaborati dalla Camera di Commercio di Salerno, nell’ambito delle attività dell’Osservatorio Economico Provinciale, evidenziano un saldo positivo tra iscrizioni e cessazioni; +324 imprese che corrispondono ad un tasso di crescita del +0,27%. Si conferma, quindi, la performance registrata nel primo semestre dell’anno in corso quando il tasso di crescita era a +0,2%. Stesso risultato a livello nazionale, mentre la Campania, nonostante una leggera flessione rispetto all’anno scorso, registra un tasso di crescita più elevato (+0,37%).
La dinamica per forma giuridica segnala un saldo ampiamente positivo per le società più strutturate; +267 società di capitale che registrano quindi un tasso di crescita di +1,10%. Anche le società di persone con 160 nuove iscrizioni e 115 cancellazioni, chiudono il III trimestre con un saldo positivo (+45) che determina un tasso di crescita dello 0,25%. Le ditte individuali invece, segnano -24 unità, frutto di 906 nuove imprese contro le 930 cessazioni.
Nel dettaglio dei settori di attività economica, le imprese commerciali rimangono stabili, così come già avvenuto nel primo semestre dell’anno, e rappresentano il 31% del totale imprese in provincia. Risultati uguali per le costruzioni e le attività manifatturiere (-0,5%) che chiudevano anche il periodo gennaio-giugno con valori simili (-0,2% le prime, -0,3% le seconde); rappresentano, rispettivamente l’11,4% e l’8,4% del totale imprese provinciali. Le attività agricole, che compongono quasi il 15% del totale imprese provinciali, nel III trimestre variano del -0,4%, dopo aver visto diminuire il proprio stock nei primi sei mesi dell’anno (-2,9% la variazione). Anche i servizi di alloggio e ristorazione restano immutati a fine settembre, dopo che si era registrato un +1,5% nel primo semestre 2014. Da segnalare il fenomeno che interessa il comparto artigiano dove si registra un saldo positivo (+176 imprese) che rappresenta oltre la metà delle nuove iscrizioni del periodo in esame, ma che non argina l’assottigliamento del tessuto artigiano rilevato dall’inizio dell’anno e corrispondente, in termini cumulati per il periodo gennaio-settembre, a oltre 250 imprese in meno.
Circa le imprese di nuova iscrizione, quelle commerciali rappresentano il 39,1% delle nuove iscrizioni del periodo in analisi e il 33% delle cessazioni. Le attività turistiche, a fine settembre, rappresentano il 15,2% del totale nuove iscrizioni e il 10,2% delle cessazioni. Da notare la situazione delle costruzioni e delle attività agricole che rappresentano rispettivamente il 9,5% e l’8,3% delle nuove iscrizioni e il 13,5% e il 13,8% delle cessazioni.