Confindustria Salerno, ANCE Salerno e Assotutela Salerno, non condividendo le politiche di gestione strategica per l’anno 2015 della Camera di Commercio di Salerno, in particolare contestando i tagli alla promozione ed il mancato contenimento delle spese per la gestione interna, hanno deciso di non partecipare al Consiglio Camerale che si è tenuto lunedì 22, e conseguentemente di non votare il bilancio previsionale 2015 della Camera di Commercio di Salerno.
Di seguito il documento firmato dai 3 presidenti Mauro Maccauro, Antonio Lombardi ed Agostino Gallozzi.
Documento analitico di sintesi e di scenario in merito alle previsioni della spesa camerale per il 2015 a cura di Confindustria Salerno, Ance Salerno ed Assotutela.
1. Premessa.
Le Associazioni di Categoria che fanno riferimento al comparto industriale (Confindustria Salerno, Ance Salerno ed Assotutela) hanno svolto, in via preliminare, l’analisi delle voci di spesa allocate nel bilancio previsionale 2015 della Camera di Commercio di Salerno, riscontrando piena unità di vedute in relazione alla necessità di intervenire per riequilibrare le dinamiche di investimento sostanzialmente in tre ambiti ritenuti prioritari:
• Internazionalizzazione e marketing territoriale (economia export oriented);
• Sviluppo del sistema turistico e territorio;
• Credito.
Prima di entrare nel dettaglio della gestione dei fondi appostati in tali capitoli di spesa, appare, però, necessario delineare brevemente il profilo operativo che Confindustria Salerno, Ance Salerno ed Assotutela hanno individuato per l’Ente Camerale anche alla luce delle novità previste a livello governativo nei prossimi mesi per la rete delle Cciaa in tutto il Paese.
1 A. Il profilo del nuovo sistema camerale.
L’analisi svolta da Confindustria ha fatto emergere sui territori – non solo in provincia di Salerno – una larga condivisione in relazione alla necessità di ottimizzare il ruolo delle Camere di Commercio con particolare riferimento all’esigenza di raccordare le istanze dei vari comparti produttivi in un’ottica sempre più stringente costi/benefici.
Per tale motivazione si ritiene indispensabile procedere anche a Salerno – fin da subito – lungo alcune direttrici di marcia ben precise:
1. Contenere i costi;
2. Rifocalizzare le funzioni;
3. Semplificare la governance.
Gli obiettivi da raggiungere sono ben chiari e fortemente condivisi dalle tre Associazioni scriventi:
1. Attività camerali incentrate su ruoli strettamente istituzionali;
2. Un sistema più efficiente e che costi meno;
4. Gratuità degli incarichi camerali e nelle aziende collegate;
5.Maggiore tutela della rappresentatività delle Associazioni di Categoria attraverso la revisione del parametro del valore aggiunto, prendendo come criterio di riferimento il valore aggiunto per impresa, che misura lo specifico apporto fornito alla formazione del Pil del settore di appartenenza.
6. Controllo rigoroso ed uniformità dei principi dell’istruttoria relativa all’individuazione dei “pesi” associativi per la composizione degli organi camerali.
2. L’analisi nel merito delle previsioni di spesa per il 2015.
E’ in questo contesto complessivo che Confindustria Salerno, Ance Salerno ed Assotutela hanno ritenuto di approfondire gli elementi strategici che sottendono all’elaborazione del bilancio preventivo approvato dalla Giunta Camerale, soffermandosi – come sopra accennato – su tre specifiche “aree” che suscitano preoccupazione per l’entità della riduzione della spesa:
• Internazionalizzazione e marketing territoriale (economia export oriented) . Si interviene passando da un budget di € 2.285.000 ad uno di € 990.000. Ma, scendendo nel dettaglio, si evincono interventi mirati a tutto svantaggio delle piccole imprese impegnate in una difficile opera di auto-orientamento all’export. I contributi alle imprese per la partecipazione individuale a fiere in Italia ed all’estero sono stati praticamente dimezzati: da € 620.000 a € 300.000. Tagli anche per le fiere collettive e per l’Azienda Speciale Intertrade che, tuttavia – va evidenziato – risulta in ogni caso destinataria di un finanziamento di 400.000 euro.
Ed a proposito delle Aziende Speciali constatiamo che vengono “estinte” “Iurimpresa” e “Polaris”: alla prima sono destinati 10.000 euro a fronte dei 170.000 del 2014; alla seconda 20.000 rispetto ai 250.000 del 2014.
Ma anche per le fiere collettive (non riservate al settore turistico) il taglio è di notevoli dimensioni in relazione alle risorse stanziate (da 650.000 a 210.000 euro) ed alla scelta dei settori merceologici.
• Sviluppo del sistema turistico e territorio. In questo caso siamo di fronte ad un taglio molto profondo: da € 1.217. 000 a € 280.000, con le fiere collettive che riceveranno appena 30.000 euro rispetto ai 200.000 del 2014.
• Credito. Si interviene riducendo la spesa da € 550.000 nel 2014 a € 150.000 per il contributo ai Confidi in conto interessi.
• Progetto Crescita: In questo ambito di riferimento, tenendo conto dei tagli apportati all’interno dei capitoli sopra analizzati, fin dall’inizio si sarebbe potuto decidere di riservare una parte dei 550.000 euro previsti per le attività associative a valersi sul bando Crescita – in considerazione della riduzione effettuata rispetto al 2014 – agli asset strategici prima indicati (credito; internazionalizzazione e turismo). A tale proposito assume particolare significato la nostra decisione di destinare tutte le risorse per il comparto dell’industria a valere su questo bando a sostegno delle fiere individuali al fine di ampliare il numero delle aziende beneficiare, superando il perimetro delle associazione da noi rappresentate.
La posizione di Confindustria Salerno, Ance Salerno ed Assotutela.
I tagli sopra descritti sono stati effettuati all’interno di una forbice che ha visto ridursi il budget dell’Ente Camerale per la promozione economica da € 6.767.000 a € 2.100.000. Un range, quindi, consistente che, tuttavia, non appare contenere indicazioni sufficientemente chiare sotto il profilo della strategia a supporto delle imprese salernitane. Né si ritiene che il riequilibrio di bilancio – in vista del taglio delle risorse per il 2015 – possa ricadere in maniera preponderante sul versante della promozione dell’economia del territorio senza contemperare adeguate misure di contenimento della spesa anche sul versante più propriamente interno (macchina amministrativa/organizzativa).
Si procede con tagli più consistenti all’internazionalizzazione ed all’economia export oriented; al sostegno al credito; all’attrazione ed alla promozione turistica: ma a fronte di quali programmi ed interventi alternativi? Sembra non bene evidenziato, quindi, un progetto più complessivo dal punto di vista degli obiettivi da raggiungere nel breve e nel medio periodo. Ed è d’altro canto indispensabile procedere ad un riallineamento funzionale della macchina amministrativa dell’Ente al fine di attivare dinamiche operative più efficienti ed a costi più contenuti.
In sintesi: non si rintraccia – o, almeno, questa è l’impressione che ne ricavano le Associazioni scriventi – un intervento in linea con le aspettative delle imprese salernitane impegnate sul difficile versante della “ripartenza” attraverso un più radicato posizionamento sui mercati esteri, mediante una rimodulazione del proprio profilo creditizio; con un notevole impegno nel ridisegno dell’identità produttiva della nostra provincia che non può non tenere conto della forte attrattività turistica.
Sulla base di questa premessa analitica e programmatica Confindustria Salerno, Ance Salerno ed Assotutela – con l’intento propositivo e costruttivo di coinvolgere tutti gli altri Colleghi Consiglieri dell’Ente sulle tematiche sopra sintetizzate – hanno deciso di non partecipare alla seduta del Consiglio Camerale di lunedì 22 dicembre 2014 e di non votare, di conseguenza, il bilancio previsionale dell’Ente per il 2015.
Salerno, 22 dicembre 2014
Antonio Lombardi Mauro Maccauro Agostino Gallozzi
Presidente Ance Salerno Presidente Confindustria Salerno Presidente Assotutela