È di queste ore la denuncia della FIBE secondo cui Le “finte” sagre fatturano oltre 558 milioni e generano una perdita di imposte dirette e contributi pari a 710 milioni.
La federazione degli esercenti – Commenta il Consigliere Michele Cammarano – non fa altro che certificare un fenomeno economico fuori controllo in tutta Italia ma soprattutto in Campania. Le parti danneggiate sono i consumatori, gli esercenti il turismo e quindi l’immagine della nostra regione. Sagre improbabili completamente avulse dai territori e senza alcuna connotazione storica o culturale danneggiano la nostra economia soprattutto nei mesi estivi, quando milioni di turisti si affollano i nostri borghi e le nostri attrattori principali.
Per questo motivo – Continua l’esponente pentastellato – il gruppo consiliare M5S Campania da mesi ha depositato in terza commissione un progetto di legge per regolamentare il settore. Comprovato legame storico con il territorio, tempi e spazi ben contingentati, menù prevalentemente a base di prodotti tipici e un unico calendario regionale come strumento di promozione turistica sono le regole di base. Quelli che spesso nascono come collettori locali di consenso e di finanziamenti spot senza programmazione, sono eventi tipici tarocchi il cui unico scopo è quello di fare semplice ristorazione di massa, offendendo la nostra gastronomia e violando la concorrenza al cospetto di tutti gli operatori ‘permanenti’. Siamo fiduciosi – Conclude Cammarano – che il nuovo codice del commercio in discussione attualmente in Consiglio possa recepire questa istanza approvano una legge di buon senso, di giustizia e di vera promozione dei nostri territori