La Lega Serie A ha vinto le prime battaglie con le ASL. Non solo il ricorso accolto a proposito della quarantena del Torino, secondo quanto si evince dai provvedimenti pubblicati oggi la Lega ha ottenuto un “successo” anche a Udine e a Salerno. Il Tar del Friuli e della Campania hanno infatti dato ragione ai ricorsi presentati dai legali della confindustria del pallone, contro l’isolamento dell’Udinese e della Salernitana.
Le ordinanze delle autorità locali che avevano messo in quarantena le formazioni guidate da Cioffi e Colantuono sono state quindi annullate. Questo vuol dire che i giocatori possono rompere l’isolamento e allenarsi. E, soprattutto, giocare (i friulani da programma dovrebbero ospitare l’Atalanta alla Dacia Arena, mentre i campani devono andare a Verona).
In questo modo, Udinese-Atalanta e Verona-Salernitana si dovrebbero quindi svolgere regolarmente domani, anche se i 5 nuovi positivi proprio tra i bianconeri e gli alti numeri tra i granata rischiano di sollevare un nuovo problema. Tuttavia, il nuovo protocollo stilato dalla Serie A proprio per casi di questo tipo è chiaro: chi ha 13 calciatori disponibili, compresi i Primavera (quelli nati fino al 31 dicembre 2003), deve giocare.
Resta possibile lo slittamento a lunedì – che era stato ipotizzato anche per la sfida tra Torino e Fiorentina –, per dar modo ai club di organizzarsi. Ma a questo punto, i vincoli che avevano impedito alle squadre di giocare giovedì scorso sono crollati.
Le ASL potranno applicare la quarantena solo a chi non ha ancora la terza dose. È il caso del Bologna, l’unico ricorso che infatti la Lega Serie A ha perso. Perché i calciatori di Mihajlovic – segnala La Repubblica – riceveranno il booster soltanto lunedì e fino a quel momento non potranno neanche allenarsi: scontato quindi il rinvio del match contro il Cagliari.