Il campionato europeo per nazionali ha già riservato qualche sorpresa interessante nel corso della fase a gironi. Non tutte le big hanno rispettato infatti i pronostici iniziali e qualcuna si è qualificata agli ottavi di finale per il rotto della cuffia. Francia e Inghilterra, ad esempio, erano indicate alla vigilia come le favorite assolute per la conquista della coppa sia dai media sia secondo i numeri per le scommesse sugli Europei, ma entrambe le nazionali hanno messo a referto appena 2 gol all’attivo nelle prime 3 partite. L’Italia ha ottenuto il secondo posto del gruppo B segnando in extremis alla Croazia, mentre l’Olanda si è dovuta accontentare di passare il turno come una delle migliori terze. Ad ogni buon conto, sono diversi i giocatori che sono riusciti a mettersi in mostra in queste settimane e che potrebbero far parlare di sé anche nel corso della finestra di calciomercato estiva.
Una delle nazionali più interessanti è stata indubbiamente la Spagna, che ha saputo allevare bene il giovane Nico Williams, prodotto dell’Athletic Bilbao. Classe 2002, l’ala sinistra delle Furie Rosse gode di una notevole rapidità abbinata ad un’esplosività che raramente si riscontra in elementi ancora in rampa di lancio. Lo sa bene Giovanni Di Lorenzo, che più di tutti ha sofferto le sue fiammate in occasione della sconfitta subita dall’Italia contro la Roja. Da bravo esterno Nico Williams eccelle soprattutto nel fraseggio con i compagni ed è un ottimo uomo-assist, ma non è un grande realizzatore. Anzi, a voler trovare un suo punto debole, questo risiede proprio nelle conclusioni. La sua consacrazione è la conferma di come il lavoro particolare dei baschi di Bilbao non sia solo una questione di tradizione.
Anche Lamine Yamal è senz’altro da tenere d’occhio per il futuro. Stiamo parlando letteralmente di un ragazzino, il più giovane di sempre ad aver esordito nel Barcellona, nella nazionale spagnola e all’Europeo. Ala destra, è dotato di una tecnica invidiabile e ormai può già considerarsi un titolare fisso della Roja. Un vero e proprio predestinato. Nell’ultima stagione ha collezionato ben 50 presenze tra tutte le competizioni disputate con i blaugrana, mettendo a segno 7 gol. In meno di un anno ha già raggiunto le 10 apparizioni con la sua nazionale, segnando peraltro al debutto pur giocando metà partita. Insomma, il Barça dovrà sudare parecchio per tenerselo stretto.
Un altro talento interessante è Francisco Conceição, figlio del buon vecchio Sergio, in forze al Porto e nella nazionale portoghese. Nato nel 2002, è un esterno destro di centrocampo molto propenso alla fase offensiva. Secondo alcuni addetti ai lavori, per certi versi ricorderebbe persino Lionel Messi. Un paragone che si è fatto talmente insistente da valergli in breve tempo il soprannome de “il Messi di Olival”. L’esordio in nazionale è avvenuto proprio nel 2024: prima dell’Europeo il ragazzo aveva giocato soltanto 2 amichevoli tra marzo e giugno, ma al debutto nella rassegna continentale è andato subito in gol realizzando nel recupero la rete decisiva per la vittoria in rimonta sulla Repubblica Ceca. Il Portogallo sembra aver trovato una nuova stella.
Nell’Austria, invece, si è fatto notare Christoph Baumgartner, centrocampista offensivo abituato a muoversi alle spalle delle punte. In questo caso si parla di un veterano della nazionale biancorossa, ma che nelle ultime settimane sta vivendo un periodo di grazia. Il suo contributo è stato fondamentale per mettere alla sua squadra di passare il turno vincendo addirittura il girone composto insieme a Francia, Olanda e Polonia. A 25 anni sembra finalmente arrivato il momento del salto di qualità definitivo. Baumgartner milita nel Lipsia, ma dopo questo Europeo potrebbe attirare le attenzioni di diverse big del Vecchio Continente.
Infine, non si può non citare Riccardo Calafiori, sicuramente uno degli azzurri più convincenti di questa spedizione in Germania. Ritrovatosi titolare quasi per caso dopo i forfait di Francesco Acerbi e Giorgio Scalvini, il centrale del Bologna si è calato nella parte con notevole disinvoltura, senza dimostrare mai di soffrire la pressione. Sfortunato nell’episodio dell’autogol realizzato contro la Spagna, il ragazzo ha subito rialzato la testa contro la Croazia, rivelandosi peraltro fondamentale nella cavalcata finale che ha permesso a Mattia Zaccagni di siglare il gol della qualificazione. A 22 anni Calafiori può già essere titolare fisso in una big, anche all’estero.